Terza sessione consecutiva contraddistinta da forti perdite per gli indici azionari statunitensi. Pressati dalle prospettive sui tassi d’interesse e dal forte rialzo del greggio i listini hanno continuato a spingersi al ribasso, violando nuovamente importanti supporti tecnici. Il Dow Jones ha ceduto l’1.48% a 13266, l’S&P500 l’1.76% a 1490, il Nasdaq e’ arretrato dell’1.77% a 2541.
A preoccupare gli operatori e’ ancora l’outlook sul costo del denaro alla luce dell’accelerazione dell’inflazione e del rialzo dei rendimenti sui bond. Lo yield sul Treasury a 10 anni (benchmark del settore) e’ balzato al 5.11%, un livello che non si vedeva da quasi un anno e che evidenzia le maggiori possibilita’ di un rialzo dei fed funds da parte della Banca Centrale Usa.
Il fatto delinea una situazione di nervosismo che al momento sembra destinata a proseguire data la mancanza di catalizzatori che possano innescare un recupero degli indici. I maggiori rendimenti sui bond inevitabilmente hanno l’effetto di rendere meno attraente gli investimenti sul comparto azionario, soprattutto considerata la chiara condizione di ipercomprato che persiste da ormai due mesi e mezzo.
Ad orginare alcune preoccupazioni e’ stato anche il forte rialzo dei prezzi energetici legato al ciclone che sta interessando l’area del Golfo Persico e che sembra dirigersi verso l’Iran. I possibili ritardi nella produzione e nel trasporto di petrolio hanno spinto i futures con consegna luglio ai massimi di oltre un mese, a quota $66.93 al barile.
Non hanno di certo aiutato le contrastate vendite retail di maggio diffuse in giornata che hanno evidenziato il difficile momento dei consumatori, alle prese con il sempre piu’ crescente prezzo della benzina. Wal-Mart ([[WMT]]) ha riportato un progresso delle vendite “same store” pari a +1.1%, rispettando le attese degli analisti, non sufficiente pero’ a spingere il titolo al rialzo. Risultati inferiori alle attese sono stati riportati da Macy’s ([[M]]), JC Penney ([[JCP]]), Ann Taylor ([[ANN]]), Abercormbie & Fitch ([[ANF]]). Buoni i numeri di Costo Wholesale ([[COST]]), Limited ([[LMT]]) e Nordstrom ([[JWN]]).
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Tra le notizie di M&A in evidenza il settore dei metalli. Alcan ([[AL]]) ha rifiutato l’offerta di $28.3 miliardi avanzata da Alcoa ([[AA]]) senza pero’ offrire dettagli sulla strategia che intendera’ adottare per contrastate la proposta del produttore di alluminio n.1 al mondo.
Un gruppo di investitori, tra cui Blackstone Group, ha rivisto al rialzo la precedente offerta su Biomet ([[BMET]]) nel tentativo di renderla maggiormente appetibile alla societa’ di apparecchiature mediche. Il valore dell’offerta e’ passato da $44 a $46 per azione per un totale di $11.4 miliardi.
Nel comparto media, ancora riflettori puntati sul gruppo editoriale/finanziario Dow Jones ([[DJ]]). L’investitore Brian Tierney, che ha gia’ rilevato il Philadelphia Inquirer e il Philadelphia Daily News, ha dichiarato al Wall Street Journal che potrebbe essere interessato all’azienda.
Tra gli aggiornamenti economici, nessuna sorpresa dal dato sui sussidi di disoccupazione, sceso di 1000 unita’ a quota 309 mila, tanto meno da quello sulle scorte di magazzino all’ingrosso di aprile, avanzato dello 0.3% cosi’ come stimato dagli economisti.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro ha esteso le perdite nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3426. In netto calo l’oro. I futures con scadenza agosto sono arretrati di $9.40 a $665.20 all’oncia.