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WALL STREET NON SI LIBERA DEL SEGNO MENO

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(WSI) NEW YORK – 24 FEBBRAIO – Wall Street si presenta all’appuntamento di meta’ giornata ancora una volta indecisa. Dopo un iniziale calo gli indici hanno provato a recuperare per qualche minuto per poi riportarsi leggermente sotto la parita’. Il Nasdaq che ha perso di piu’ nei giorni scorsi sembra avere una marcia in piu’ e prova a mantenersi al di sopra dell’importante soglia psicologica dei 2.000 punti.

A pesare oltre alla voglia di prendere profitto dopo un periodo favorevole, oggi ha contribuito anche il dato sulla fiducia dei consumatori per il mese di febbraio, sceso piu’ delle attese.

Per il momento secondo gli operatori non ci sono comunque elementi che facciano pensare ad una vera e propria inversione di trend.

Sul Dow Jones si mettono in luce Alcoa, IBM che ha annunciato un aumento del piano di riacquisto di azioni proprie e Altria. Migliori titoli del listino risultano Home Depot e Johnson & Johnson. La prima guadagna oltre l’1% grazie ad una trimestrale incoraggiante. La seconda sale piu’ del 2% sulla scia di un accordo con Guidant. Quest’ultima e’ una delle azioni migliori del NYSE con il +7,64%.

Il segno meno colpisce United Technology che perde lo 0,61% e Hewlett-Packard e Walt Disney, entrambe in calo oltre il 2%.

Sul Nasdaq tra i big del mercato risultano in calo Dell e Oracle che comunque contengono il ribasso. Male anche Yahoo e soprattutto Amazon che lascia sul terreno oltre il 3% sotto la pressione degli short. Non recupera Intel che cede comunque “solo” lo 0,10%.

Segno piu’ per Cisco, Ebay e Microsoft. L’azienda di Bill Gates che aveva partecipato meno delle altre al recente rally del mercato high-tech sembra piu’ attrezzata delle altre per resistere all’ondata di vendite.

I volumi di contrattazione sono in ripresa. Alle 12.00 E.T. il volume di scambio e’ di 676,96 milioni di pezzi al NYSE e 1,019 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1.559 a 1.570 al Nyse e 1.377 a 1.637 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 90 a 9 al NYSE e 52 a 16 al Nasdaq.

Tornano gli acquisti sul comparto del reddito fisso. La scadenza sul t-bond a 10 anni scende ad un rendimento del 4% vicino ai minimi dell’anno. Su questo fronte secondo gli operatori difficilmente vedremo una vera e propria svolta prima del 5 marzo, data in cui verra’ reso noto il rapporto sull’occupazione di febbraio.

Sul fronte valutario torna a guadagnare l’euro che si porta a ridosso di $1,2690 sul biglietto verde. Resiste all’apprezzamento lo yen che rimane sopra quota Y108 per dollaro.

Il nuovo indebolimento della valuta americana porta ad un apprezzamento di oro e petrolio. I contratti future in scadenza ad aprile quotano rispettivamente $404,1 all’oncia (+$4,8) e $34,72 al barile per ilo light sweet crude (+$0,37).