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Wall Street non riesce ad allungare il rally, tra livelli tecnici e dati macro

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Partenza leggermente negativa per il mercato azionario americano, con i listini che sono bloccati in un range ristretto stamattina. Gli indici non riescono per il momento ad estendere il rally dai minimi di nove mesi partito due sedute fa.

Il Dow Jones cede lo 0.23% a quota 10235.71, il Nasdaq lo 0.28% in area 2271.20, mentre l’S&P 500 lascia sul campo lo 0.3% a 1099.71 punti.

Il tono rilassato di oggi, dopo settimane sull’orlo di una crisi di nervi per gli operatori, deriva in gran parte dal weekend lungo (i mercati saranno chiusi lunedi’ in osservanza della ricorrenza del Memorial Day). Con pochi partecipanti nelle sale operative, i volumi sono sottili e dunque non e’ affatto scontato che i movimenti dei titoli restino modesti con il passare dei minuti.

In particolare sara’ interessante vedere come le azioni si comporteranno visto che viaggiano vicino alla media mobile a 200 giorni, che e’ a quota 1105 per l’S&P500. Un movimento intorno alla soglia tecnica e’ probabile che sara’ il tema principale di giornata, insieme ai prossimi dati macro in arrivo.

Le ultime cifre pubblicati hanno mostrato un incremento sostanzialmente in linea con le previsioni del reddito e un risultato invariato per le spese al consumo in aprile, dipingendo uno scenario a luci ed ombre per i consumi e l’inflazione.

Il dato sulle spese al consumo suggerisce che gli americani hanno ancora una certa tendenza a risparmiare. I redditi sono invece saliti dello 0.4%, leggermente di piu’ del previsto. Il PCE Core, misuratore dell’inflazione, e’ salito di un marginale 0.1%, stesso progresso messo a visto anche il mese precedente.

Il calendario economico prevede ora la lettura del PMI di Chicago di maggio e l’ultima revisione del sondaggio dell’Universita’ del Michigan sulla fiducia dei consumatori.

Il mercato azionario arriva a venerdi’ provato da una serie di sedute di alti e bassi, con i trader che probabilmente si sentono sollevati dal fatto che una settimana raramente caratterizzata da tanta volatilita’ volge al termine. Ieri Wall Street, sulla scia dei guadagni visti anche in Europa e Asia, ha messo a segno un rally notevole grazie alle dichiarazioni della Cina che si e’ detta pronta a investira nel Vecchio Continente nonostante i problemi noti a tutti legati all’enorme debito dei Paesi periferici.

Detto questo non va dimenticato pero’ che il Dow arriva nell’ultima seduta di maggio con un -6.8% di ribassi accumulati nel mese di maggio. Una cifra cosi’ negativa non si vedeva da ottobre 2008, ovvero il mese successivo al crack della banca d’affari Lehman Brothers.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio accelerano ancora. I futures con consegna luglio segnano un +$0.32 attestandosi a quota $74.79 al barile (+0.32%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2350 (-0.12%). L’oro fa segnare un -$2.20 attestandosi a $1212.20. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.3200% dal 3.3380% di giovedi’.