Società

Wall Street non crede piu’ al mito della ripresa

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Apertura in ribasso per la borsa americana, penalizzata dalla delusione per gli ultimi dati macro. I posti di lavoro persi nel mese di luglio sono stati piu’ di quelli previsti. Il Dow cede lo 0.71% a quota 10599.45, il Nasdaq l’1.08% a 2268.29 punti, mentre l’S&P 500 lascia sul campo lo 0.67% in area 1118.28.

Tutti gli occhi erano puntati sul rapporto governativo mensile sull’occupazione relativo al mese di luglio e le cifre hanno lasciato con l’amaro in bocca gli investitori. La percezione e’ che le ferite del mercato del lavoro non si stanno rimarginando e che la ripresa e’ fittizia. Questo l’effetto che hanno avuto sul mercato gli ultimi dati macro. Il rapporto

Gli economisti scommettevano su una riduzione della forza lavoro di 87 mila unita’ in luglio. Il settore privato ha creato 71 mila posti dai +31 mila di giugno, mentre il governo ha perso 202 mila impiegati. Gli economisti si aspettavano un incremento di 90 mila posti nel settore non pubblico.

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Come se non bastasse, il Dipartimento del Lavoro ha rivisto le cifre di maggio: i posti bruciati sono stati 202 mila, 97 mila piu’ di quanto riportato in precedenza.

Sul fronte societario, la compagnia di assicurazione American International Group ha archiviato il secondo trimestre con utili adjusted pari a $1.99 per azione, a fronte dell’EPS di $1.71 di un anno prima. Gli analisti puntavano su un risultato di 98 centesimi per titolo. Le cifre sono piaciute al mercato con le azioni che fanno un bel balzo in avvio. A mercati chiusi pubblichera’ i conti fiscali Berkshire Hathaway.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre arretrano dell’1% a $81.19. Il derivato con scadenza agosto dell’oro avanza di $0.50 a $1199.80. Sul valutario l’euro guadagna lo 0.57% a quota $1.3251. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale sono in progresso, con il rendimento che perde 4.5 punti base a quota 2.85%.