*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera. Il prezzo del greggio dopo essere stato in rialzo oltre i $57 al barile e’ ora sceso a circa $55.40. Goldman Sachs ha abbassato le stime di Walmart ([[WMT]]).
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 9 punti a 12388, il Nasdaq e’ in rialzo di 3 punti a 2437 e l’S&P500 e’ invariato a 1409.
L’indice VIX e’ al livello di 12.53.
Lindice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -300.
Negativi i settori costruzioni, oro, fertilizzanti e prodotti chimici; in rialzo invece carbone, servizi per la telecomunicazione mobile, raffinerie e acciaio.
I volumi sul NYSE sono di 626 milioni di titoli scambiati.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, [[BBY]] e’ in ribasso dell’1%.
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, non saranno pubblicati dati macro.
POSIZIONI RIALZISTE:
[[SSTI]] (APERTA IL 29/12 A $5.16; CHIUSA IL 20/7 A $3.90; PERF. –24.14%)
[[FILE]] (APERTA IL 25/1 A $27.35; CHIUSA IL 26/7 A $31.60; PERF +15.54%)
[[BBY]] (APERTA IL 28/7 A $44.95; ATTULE $46.53; PERF +3.52%)
[[PDS]] (APERTA IL 19/9 A $32.70; CHIUSA IL 31/10 A $28.60; PERF -12.54%)
BORSA: NEW YORK POCO VARIATA, CONTINUANO FUSIONI/ANSA
Seduta di Borsa poco significativa quella odierna a New York, in un contesto caratterizzato da una nuova ‘raffica’ di fusioni societarie, in assenza peraltro di indicazioni sul versante macroeconomico. Sull’ andamento delle quotazioni ha pesato anche la valutazione data da alcuni analisti a singoli titoli e settori, mentre più in generale c’é cautela in vista delle prossime trimestrali societarie, che proprio domani vedranno Alcoa – il colosso dell’ alluminio – fare da apripista fra le società comprese nel Dow Jones.
Oltre a questo, c’é stata qualche apprensione per l’ allarme-gas registrato a Manhattan, in quanto gli operatori hanno temuto potesse trattarsi di un attentato. Innanzitutto le fusioni ed acquisizioni, che proseguono a ritmo serrato, con General Electric che ha rilevato Vetco Gray (azienda che opera nell’ esplorazione petrolifera) per il controvalore di 1,9 miliardi di dollari da 3i Group, JPMorgan Partners e Candovar Investments. In Borsa il titolo GE è al ribasso, -21 cents a 37,35 dollari. Houston Exploration, gruppo che opera nel comparto del gas naturale, balza invece di 2,3 dollari, a 50,99 dollari, dopo aver raggiunto un accordo per essere ceduto a Forest Oil per 1,5 miliardi di dollari, rigettando al tempo stesso un’ offerta ostile da parte dell’ hedge fund Jana Partners.
A loro volta i titoli Forest Oil salgono di 18 cents a 31,4 dollari. Un’ altra operazione di M & A ha interessato United Surgical, gruppo cui fanno capo diversi centri chirurgici specializzati, oggetto di acquisto da parte di Welsh Carson Anderson & Stowe, la società di buyout che ha sborsato 1,8 miliardi di dollari per tornare in possesso di un’ azienda che aveva creato appena otto anni addietro. Il titolo United Surgical sale di 3,51 dollari, a 30,9. IntraLase, azienda specializzata nella produzione di dispositivi utilizzati nella chirurgia oculare, a sua volta guadagna 2,23 dollari, a 24,46 dollari, dopo esser stata rilevata da Advanced Medical Optics per 808 milioni di dollari.
Infine Caremark Rx, uno dei maggiori gestori dei servizi farmaceutici, cede 85 cents a 55,5 dollari, per via del fatto che la società ha respinto un’ offerta ostile da 26 miliardi di dollari presentata da Express Scripts, preferendo invece quella più bassa formalizzata da CVS. Oggi vanno bene in generale i titoli tecnologici, come conseguenza della valutazione espressa dagli analisti di UBS che hanno rivisto al rialzo il loro giudizio. In particolare IBM sale di 1,42 dollari, a 98,84 dollari, mentre EMC (immagazzinamento dati informatici) avanza di 42 cents a 14,03 dollari e Network Appliance di 1,24 dollari, a 40,31.
In tutti e tre questi casi la valutazione data da UBS è adesso quella di ‘buy’, cioé comprare. Fra gli altri titoli, sotto pressione i telefonici, con Verizon che perde 22 cents a 36,76 dollari, mentre AT&T è in ribasso di 24 cents a 33,37 dollari. Male anche il gigante della grande distribuzione Wal-Mart, -30 cents a 47,09 dollari dopo che Goldman Sachs ha abbassato la valutazione sul titolo a ‘neutral’ dal ‘buy’ precedente.
Attorno alle 18.25 ora italiana l’ indice Dow Jones segna -0,17% a 12.376,94, il Nasdaq composite +0,12% a 2.437,16 e lo S&P 500 -0,09% a 1.408,49.