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WALL STREET NERVOSA, CHIUDE ANCORA IN ROSSO

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Seconda seduta consecutiva in rosso per gli indici azionari americani che, dopo aver imboccato la strada dei rialzi in mattinata, non sono stati in grado di conservare i guadagni iniziali. Il Dow Jones ha perso l’1.25% a 8504, l’S&P500 l’1.27% a 911, il Nasdaq l’1.11% a 1796. Contrastati i dati macroeconomici, in chiaroscuro i dati giunti dal fronte societario. Fallisce anche il tentativo di recupero del petrolio, tanto da aprire un dibatitto tra gli operatori sulla possibile chiusura del forte rally (+60%) dai minimi degli scorsi mesi.

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Le cifre incoraggianti relative ai nuovi cantieri edili e alle licenze di costruzione, salite nel mese di maggio piu’ delle attese, sono state oscurate dalla nuova contrazione della produzione industriale, in misura piu’ accentuata rispetto alle attese. La crisi continua ad avere un impatto negativo sulla domanda di beni manifatturieri, tra cui macchine e altre apparecchiature. Nel frattempo i dati sui prezzi alla produzione hanno solamente alleviato le paure legate all’inflazione e ai tempi della ripresa dell’economia.

“Il mercato continua a muoversi in una chiara condizione di ipercomprato, giorni come questi sono necessari per un consolidamento” ha affermato Eric Ross, director of research di Canaccord Adams. “Non e’ ragionevole pensare che possa continuare a spingersi al rialzo senza mai effettuare una pausa o ritracciare”.

Tra i singoli titoli, all’interno del Dow Jones i peggiori ribassi sono stati realizzati da Bank of America, Walt Disney, Merck e Alcoa. Gli unici due componenti in grado di terminare la seduta in positivo sono stati Microsoft e Pfizer.

Nel comparto retail, male la societa’ specializzata nella vendita di prodotti hi-tech Best Buy che, nonostante abbia battute le attese degli analisti, non e’ riuscita ad impressionare gli investitori a causa del calo -15% dei profitti, dovuto all’inevitabile rallentamento delle vendite. A fine giornata l’azione ha chiuso con un ribasso superiore al 7%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha ceduto lievemente terreno, reggendo comunque sopra la soglia dei $70. I futures con scadenza luglio hanno perso $0.15 a quota $70.47. Sul valutario euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ il cambio tra le due valute e’ di $1.3835. In leggero progresso l’oro. I contratti con consegna agosto hanno guadagnato $4.70 a $932.20. Avanzano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6740% dal 3.7130% di lunedi’.