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WALL STREET: NASDAQ VICINO A PERDERE QUOTA 1.900

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Dopo mezz’ora dall’apertuta delle borse USA, tutti gli indici rimangono in territorio negativo, con il Dow che scende per l’ennesima volta sotto quota 10.000 punti, e il Nasdaq che rischia di perdere quota 1.900.

Non sono serviti a risollevare i mercati i dati macroeconomici diffusi in mattinata, che hanno dato il quadro di una produzione industriale in continuo rallentamento e di prezzi completamente sotto controllo, condizioni che sembrerebbero facilitare un intervento robusto sui tassi d’interesse da parte della Federal Reserve Bank.

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Soltanto il dato sulla costruzione di nuove case ha sostanzialmente rispettato le previsioni degli analisti, rilevando una situazione economica meno grave di quanto temuto.

Ora si attende l’ultimo dato, il rapporto sulla fiducia dei consumatori dell’Universita’ del Michigan.

Il cosidetto ‘Michigan sentiment’ ha un’elevata importanza in quanto si riferisce ad una delle regioni a piu’ alta industrializzazione degli Stati Uniti, e in quanto anticipa il dato relativo a tutta la nazione.

Questi dati sono gli ultimi che la Fed prendera’ in esame prima di effettuare eventuali interventi sui tassi di interesse, dato che martedi’ 20 febbraio e’ fissata la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), l’organo della Federal Reserve che decide in materia di politica monetaria.

Pesano sulla fiducia degli investitori il ‘profit warning’ da parte del gigante dei computer Compaq e le previsioni di bilancio non entusiasmanti della mega-software house Oracle, entrambi arrivate giovedi’ sera dopo la chiusura della giornata borsistica.

Le due notizie vanno a pesare su un settore, quello dell’high tech, che da molto tempo a questa parte non riceve buone notizie sul fronte societario.

Molti trader sono piu’ preoccupati dell’immediato presente che non delle prospettive di rialzo dei mercati, una volta che Greenspan, il presidente della Fed, sia intervenuto ad abbassare il costo del denaro.

Sono in pochi infatti a ritenere che i mercati siano pronti a invertire la rotta rispetto alle pesanti perdite dell’ultima settimana, che ha visto il Dow Jones perdere piu’ volte quota 10.000 punti e il Nasdaq ssendere ai livelli del novembre 1998.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore del software:

Il titolo Oracle (ORCL – Nasdaq) perde quasi il 3%, dopo aver chiuso la seduta di ieri in calo di oltre l’8%. La societa’ di software ha presentato nella serata di ieri utili per il primo trimestre in linea con le aspettative. Solo all’inizio del mese, Oracle aveva ridotto le proprie stime sugli utili.
(Vedi Utili: Oracle in linea con le attese)

Il titolo Adobe Systems (ADBE – Nasdaq) e’ in rialzo del 14,25%. La societa’ di software ha chiuso il primo trimestre con utili pari a 33 centesimi per azione, ben al di sopra dei 28 centesimi stimati dagli analisti di Wall Street. La softwarehouse ha inoltre annunciato un programma di riacquisto di 5 milioni di azioni.

Nel settore dei personal computer:

Compaq Computer (CPQ – Nasdaq) perde quasi l’ 1%, dopo il ‘profit warning’ lanciato nella tarda serata di ieri. La societa’, uno dei primi produttori di personal computer al mondo, prevede adesso di chiudere i primi tre mesi del 2001 con un utile compreso tra 12 e 14 centesimi per azione. Gli analisti di Wall Street si attendevano un utile pari a 18 centesimi per azione.
(Vedi Utili: Compaq, ‘profit warning’ su 1° trim.)