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WALL STREET: NASDAQ IN NETTO PROGRESSO

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Dopo un debole tentativo di rialzo alimentato dalla flessione del prezzo del petrolio, a meta’ seduta gli indici azionari americani sono debolmente contrastati. Il Dow Jones perde lo 0.07% a 10069 e lo S&P 500 lo 0.06% a 1109. In netto progresso, invece, il Nasdaq che guadagna lo 0.91% a 1886.

Per un commento operativo su indici, settori e titoli, vedi l’aggiornamento
di meta’ sessione, curato da Marco
Bonelli
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Non ha suscitato reazioni degne di nota il dato sul Prodotto Interno Lordo. Il dato definitivo del secondo trimestre pubblicato prima dell’apertura delle borse ha evidenziato che l’economia americana e’ cresciuta a un tasso annualizzato del 3.3%. Il progresso e’ maggiore di quello atteso in media dagli economisti (+3%). L’ultima lettura sulla crescita dell’azienda America alimenta pero’ i timori di fiammate inflazionistiche, soprattutto come conseguenza dei forti ricari dei prezzi energetici. A questo punto si fa piu’ verosimile un nuovo intervento della Federal Reserve sul costo del denaro. Le probabilita’ assegnate oggi dai future sui fed fund a un aumento dei tassi di interesse al 2% in occasione dell’incontro del Fomc del 10 novembre sono salite al 90% dall’84% della lettura di martedi’.

Una ventata di ottimismo e’ arrivata questa volta dal petrolio. Alle ore 16:30 ora italiana il Dipartimento dell’Energia americano ha pubblicato i dati sulla disponibilita’ di greggio. Nella settimana conclusasi lo scorso 24 settembre le scorte petrolifere degli Stati Uniti hanno registrato a sopresa un incremento di 3.4 milioni di barili. Gli operatori erano convinti che l’indicatore avrebbe registrato il nono calo settimanale consecutivo a causa dei danni provocati dagli uragani che nelle ultime settimane hanno investito la parte sud-orientale del Paese. Immediata la reazione dei future che nel giro di pochi minuti hanno perso oltre il 2%. Al momento il contratto con scadenza novembre perde 75 centesimi a $49.15. Ricordiamo che martedi’ le quotazioni si sono spinte al nuovo record storico di $50.47, favorito dalle preoccupazioni sulle condizioni dell’offerta in Nigeria (principale produttore africano), Iraq e Russia.

Sul fronte societario, sono state confermate le voci sul takeover dell’agenzia viaggi online Orbitz (ORBZ – Nasdaq)
da parte di Cendant (CD – Nyse). L’operazione prevede il pagamento di $1.25 miliardi in contanti. La notizia ha scatenato un’ondata di Buy sui titoli del comparto e, in particolare, su Priceline.com (PCLN – Nyse) e InterActiveCorp (IACI – Nasdaq). Al momento Orbitz guadagna oltre il 30%.

Cattive notizie per il colosso aerospaziale Boeing (BA – Nyse), in ribasso di quasi il 3%. Banc of America ha tagliato il rating sul gruppo a Neutral da Buy, citando considerazioni sulla valutazione del titolo. A livello di settori, giudizi positivi degli analisti sull’industria alberghiera; inviti alla moderazione sul comparto difesa.

Tra le blue chip del Dow Jones i migliori guadagni li registrano Caterpillar, Alcoa e Intel. Sono sotto pressione invece Boeing, Walt Disney e Exxon Mobil. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in modesto rialzo sull’euro: il cambio tra le due valute e’ a $1.2317. In rialzo verso i massimi di 5 mesi l’oro, che guadagna $1.10 a $413.40 all’oncia sostenuto dalle preoccupazioni sull’andamento dell’inflazione. Sono in netto calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.08% rispetto al 4.01% della chiusura di martedi’.