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WALL STREET: NASDAQ AUMENTA I RIBASSI

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In tarda mattinata i listini americani aumentano i ribassi depressi da notizie sconfortanti sul fronte macroeconomico e societario con il Nasdaq che si allontana sempre di piu’ dalla soglia psicologica dei 1.700 alla quale si era avvicinato nella seduta di giovedi’ e il Dow Jones abbondantemente sotto la quota conquistata ieri dei 10.200 punti.

In particolare, da una parte ha deluso la revisione al ribasso del Pil del primo trimestre che suggerisce una ripresa piu’ lenta per i profitti societari, dall’altro hanno portato sconforto il ‘downgrade’ di Goldman Sachs sul settore delle infrastrutture chip e le dichiarazioni poco rassicuranti di Sun Microsystems Inc. (SUNW – Nasdaq) sulle vendite del corrente trimestre.

Sui listini in generale in salita edilizio, componenti auto, terail, bevande analcoliche, chimici e oro. In discesa softare, smiconduttori, infrastrutture per i semiconduttori, archiviazione dati, infrastrutture per tlc, tabacco, biotech, petroliferi.

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TITOLI E SETTORI IN MOVIMENTO

► A gravare sul Nasdaq e’ dunque la nota negativa della banca d’affari Goldman Sachs sul settore delle infrastrutture chip . Il rating sul comparto e’ stato ridotto da ‘market overweight’ a ‘market weight’ e relativamente ai singoli titoli ha abbassato il giudizio su Applied Materials (AMAT – Nasdaq), KLA-Tencor (KLAC – Nasdaq), Teradyne –>TER – Nyse), ATMI (ATMI – Nasdaq) Axcelis Technologies (ACLS – Nasdaq), AEIS Advanced Energy Industries (AEIS – Nasdaq), Lam Research Corporation (LRCX – Nasdaq) e Novellus (NVLS – Nasdaq). La banca d’affari Salomon Smith Barney e’ tuttavia scesa in campo in difesa del settore in particolare per Novellus e Applied Material, ma i titoli non accennano a risalire la china. Anche Merrill Lynch e UBS Warburg sono positive – ma senza risultato – su Novellus. NVLS perde oltre il 5%.

“La ripresa nel settore tecnologico sembra proprio ritardare – ha dichiarato Terry Ewing, responsabile degli investimenti Usa per Britannic Asset Management – alcuni investitori temono che si dovra’ aspettare fino al prossimo anno”.

► A portare pressione sul tabellone elettronico si aggiungono le dichiarazioni sconfortanti del colosso informatico Sun Microsystems Inc. (SUNW – Nasdaq) che, nonostante abbia confermato le stime sul quarto trimestre, ha fatto notare che le vendite registrate fin qui per il corrente trimestre sono inferiori a quelle del trimestre precedente.

► Sulla scia della nota negativa di Goldman sulle infrastrutture chip, perdono terreno anche i semiconduttori (SOX) tra i quali si fanno notare i ribassi di Intel (INTC – Nasdaq), Texas Instruments (TXN – Nyse), STMicroelectronics(STM – Nyse) e Micron Technology (MU – Nyse)

► Male il colosso informatico IBM (IBM – Nyse) che ha annunciato che taglierà 1.000 posti di lavoro nel segmento dei server. Lo stabilimento più colpito dalla riduzione del personale sarà quello di Endicott, New York, dove i licenziati saranno circa 220, o il 5% della forza lavoro. Palmisano, amministratore delegato di Big Blue, aveva annunciato la scorsa settimana che nel corso dell’anno la società avrebbe tagliato la forza lavoro di 15.000 unità.

► Performance negativa per il settore software (GSO) che sconta il ‘downgrade’ dell’azienda di software tedesca
SAP da parte delle banche d’affari Morgan Stanley e Salomon Smith Barney, nonche’ la nota negativa di Bear Stearns su Verisign (VRSN – Nasdaq). In calo anche il colosso di Bill Gates Microsoft (MSFT – Nasdaq) dopo la notizia, riportata dal Wall Street Journal che avrebbe deciso di apportare cambiamenti al sistema operativo Window XP, rispettando l’accordo antitrust firmato lo scorso anno con il Dipartimento di Giustizia.

► In rosso il settore brokeraggio (DJ_SCR) dopo che
il colosso Internet dei giovattoli eToys (ETYSQ – Nasdaq) ha accusato la banca d’affari Goldman Sachs (GS – Nyse) di frode. Goldman avrebbe infatti sottostimato intenzionalmente il prezzo delle azioni collocate durante l’IPO. In calo anche la banca d’affari JP Morgan Chase (JPM – Nyse) che ha annunciato un rimpasto ai vertici della divisione investimento bancario. La mossa e’ stata salutata positivamente dal broker Goldman Sachs secondo la quale tale passo portera’ beneficio agli azionisti e rinconquistera’ la fiducia degli investitori.

► Seduta difficile anche per il comparto farmaceutico (DRG). E’ in picchiata il titolo del colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK – Nyse), sceso ai minimi dal novembre 1997 dopo che i vertici del gruppo hanno avvertito che l’introduzione sul mercato degli equivalenti generici dell’antibiotico Augmentin inciderebbe sulle previsioni sugli utili gia’ da quest’anno.

► In leggero rialzo 3M (MMM – Nyse), colosso industriale e una delle blue chip del Dow dopo che la banca d’affari UBS Warburg ne ha confermato il rating “strong buy” e ne ha alzato il target sul prezzo da $140 a $160 $140.

► Da segnalre l’euforia, invece, sul titolo dell’azienda biotech Biogen (BGEN – Nasdaq) dopo il primo si’ della Food and Drug Administration (FDA, l’organo Usa di controllo su alimentari e farmaceutici) al farmaco sperimentale contro la psoriasi Amevive.
Contrastanti i giudizi delle banche d’affari: dopo il primo si’ all’Amevive, SG Cowen ha alzato il rating a ‘strong buy’, mentre Merrill conferma il ‘reduce/sell’.

► Nonostante il forte rialzo di Biogen il settore biotech (BTK) si conferma uno dei settori piu’ deboli, con l’indice di riferimento in calo di oltre il2,6%. Dopo il forte rialzo della seduta di giovedi’.

► In crescita il settore aereo (XAL) che beneficia della nota positiva della banca d’affari J.P. Morgan che ha espresso una raffica di giudizi positivi. Tra le societa’ baciate: AMR Corp. (AMR – Nyse), Delta Air Lines (DAL – Nyse) , United Airlines Corp. (UAL – Nyse) Northwest Airlines (NWAC – Nyse) e Continental (CAL – Nyse).

SUL FRONTE MACROECONOMICO

Il Pil del primo trimestre e’ stato oggi rivisto a +5,6%, dal precedente +5,8% e si e’ rivelato anche al di sotto delle aspettative, pari a +6%.

Comunicato anche il dato sulla vendita di nuove case di aprile, salito dell’ 1% e si e rivelatosi migliore delle attese. Ma il dato, in realta’, e’ meno buono di quanto non sembri: se scomposto, mette in luce che a determinare la crescita dell’indice sono stati soprattutto i numeri dell’area del Midwest, mentre il resto delle regioni Usa hanno registrato un calo.

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