Il calo delle richieste di disoccupazione settimanali fa volare Wall Street, che ignora le dimissioni del suo presidente Richard Grasso e chiude una seduta al galoppo con gli indici di Borsa in consistente rialzo. Al termine degli scambi, il Dow Jones ha guadagnato l’1,19% a 9.659,13 punti, lo S&P 500 l’1,33% a 1.039,58 punti e il Nasdaq l’1,40% a 1.909,55 punti.
Cifre da favola – condite dai massimi stagionali – trascinate letteralmente dal calo delle richieste di sussidio di disoccupazione (scese di 29.000 unità nella settimana) e considerate un timido segnale di ripresa per un mercato del lavoro apparso ancora debole malgrado il rilancio finanziario ormai in corso da diversi mesi.
Accanto alla buona notizia arrrivata dal fronte occupazionale, la Borsa di New York ha gradito anche il dato sul superindice economico, salito ad agosto dello 0,4%; mentre l’ indice Fed di Philadelphia annunciato sul finire della mattinata ha sostanzialmente confermato, a settembre, un settore industriale in ripresa.
Nonostante la minaccia, sulla costa orientale, dell’uragano Isabel, la piazza newyorchese è sembrata totalmente indifferente alle prime raffiche di vento e pioggia scaricate sulla Carolina del Nord, presentando un quadro generale in buona salute.
Tra i singoli comparti, bene quello finanziario, spinto da Bear Stearns (+5,2% dopo avere annunciato utili trimestrali in crescita del 91%), Citigroup (+3,8% sull’aumento del rating deciso da Merrill Lynch) e Prudential Financial, salita dell’1,5% grazie ai commenti favorevoli rilasciati sul suo conto da Wachovia Securities.
Buona anche la marcia del titolo assicurativo Mony Group, (+12,6%) dopo il suo acquisto da parte del gruppo francese Axa (+3%) per 1,5 miliardi di dollari; e quella del telefonico Motorola, avanzato del 4,6% in coda alle considerazioni benevole di Piper Jaffrey.
Nel settore hi-tech, nonostante l’ottima performance del Nasdaq, poco brillante è apparsa la nicchia dei semiconduttori, sferzata da Goldman Sachs, la quale ha espresso riserbo sulle prospettive borsistiche del settore. A fine giornata, Applied Materials ha lasciato sul terreno l’ 1,5% e Kla-Tencor l’1,1%. Tra i produttori di software,risultati di rilievo sono arrivati da Microsoft (+3,5%), Cisco (+ 1,3%) e Sun (+3,7%), la quale ha annunciato la riduzione del 3% della propria forza lavoro.
Venerdi’ e’ giornata di scadenze tecniche (le “tre streghe”, la tripla scadenza di vari contratti options) ed e’ previsto un aumento della volatilita’.