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WALL STREET: NASDAQ -5%, AI LIVELLI DI OTTOBRE 98

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Alla soglia di meta’ giornata sule borse USA, gli ordini di vendita continuano a soffocare gli indici. Il Nasdaq, dopo avere sfondato al ribasso la soglia dei 1.700 punti, continua a cadere e adesso perde oltre il 5,5%, ritornando ai livelli dell’ottobre 1998.

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La pioggia di vendite che ha investito l’high tech, si sta facendo sentire anche sul mercato allargato. Per evitare un possibile eccesso di ribasso, le autorita’ di borsa del New York Stock Exchange hanno attivato il blocco degli ordini automatici di vendita.

Nonostante questa misura preventiva, Dow Jones e S&P 500 perdono entrambi circa il 2%.

A piegare Wall Street e’ ancora una volta la pioggia di ‘profit warning’, caduta sul settore tecnologico. Questa volta il comparto interessato e’ quello del software per le attivita’ di commercio elettronico ‘business-to-business’.

La contrazione che ha colpito il settore b-to-b ha avuto effetti immediati sui produttori di software, come sottolinea Bob Calderoni, il chief financial officer di Ariba (ARBA – Nasdaq), una delle societa’ a suonare il campanello di allarme sugli utili del primo trimestre.

Oltre ad Ariba, hanno lanciato ‘profit warning’ sul primo trimestre altre due software house, Inktomi (INKT – Nasdaq) e Broadvision (BVSN – Nasdaq).

“Gli investitori temono che ancora per diverse settimane possano arrivare annunci negativi come questi”, commenta John Leo, money manager del fondo Northern Technology Fund.

Tra gli elementi che pesano sull’andamento della borsa, ci sono anche le notizie negative arrivate dall’indice compilato dalla Federal Reserve di Chicago.

Il ‘Chicago Fed Index’ e’ sceso in febbraio ad un livello pari a -0,89, contro il -0,87 di gennaio. Secondo la Fed di Chicago il declino dell’indice indica una maggiore possibilita’ che l’economia americana possa trovarsi in recessione.

Gli economisti della banca federale di Chicago precisano pero’ che, nei periodi di recessione passati, l’indice e’ sempre stato molto piu’ basso rispetto al livello attuale.

Notizie positive arrivano, invece, dalla banca d’affari Salomon Smith Barney. Nonostante la debolezza dei mercati azionari USA, la ‘merchant bank’ ha ristrutturato la composizione del proprio portafoglio, portando le risorse destinate all’investimento azionario dal 65% al 70% e riducendo l’investimento in obbligazioni e titoli di Stato dal 35% al 30%.

Con il Nasdaq cosi’ in basso riprendono consistenza le ipotesi di alcuni analisti, tra cui Robin Griffiths, market strategist di HSBC Securities, che vedono il tabellone elettronico scendere fino a quota 1.500 punti entro le prossime settimane, tanto piu’ che, anche la tracking stock sul Nasdaq 100, ha raggiunto il minimo di tutti i tempi, a quota $37.

Sui listini in generale, stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore della grande distribuzione, farmaceutico, biotecnologico e linee aeree.

In calo, invece, il settore software, personal computer, commercio elettronico business-to-business, microprocessori, infrastrutture di rete, telecomunicazioni, bancario, brokeraggio.

Tra i titoli in movimento oggi a Wall Street:

Nel settore dell’ abbigliamento

Berkshire Hathaway (BRKA – Nyse)
sta perdendo oltre l’ 1% dopo aver acquistato 8 milioni di titoli Gap (GPS – Nyse) per $204 milioni. L’acquisto delle azioni della societa’ d’abbigliamento e’ stato reso noto in quanto l’organo di controllo della borsa americana, la Securities and Exchange Commission (SEC), non ha permesso a Warren Buffett di utilizzare la procedura per la quale generalmente viene ritardata la divulgazione di tale operazioni. (Vedi Warren Buffett compra 8 mil di azioni gap )

Nel settore del software

Ariba (ARBA – Nasdaq)
sta perdendo piu’ del 22%, dopo il ‘profit warning’ diffuso nella tarda serata di ieri. La softwarehouse specializzata nel business-to-business ha inoltre fatto sapere che si prepara a tagliare 2.100 posti di lavoro. A seguito dell’annuncio una pioggia di ‘dowgrade’ ha colpito il titolo: Robertson Stephens, Merrill Lynch, UBS Warburg e Bear Stearns hanno tutte ridotto il proprio rating sulla societa’.

Sotto pressione anche il titolo Commerce One (CMRC – Nasdaq)che sta cedendo oltre il 30% . Il rating sulla societa’ e’ stato ridotto sia da Bear Stearns che da Merrill Lynch.

Broadvision (BVSN – Nasdaq)
sta perdendo circa il 31%, a quota $3,22. La societa’ di software ha annunciato ieri dopo la chiusura della seduta di borsa che nel primo trimestre riporterà una perdita, invece del profitto atteso dagli analisti. Previsto anche il licenziamento di 325 dipendenti, pari al 15% della forza lavoro.

Inktomi (INKT – Nasdaq)
e’ in ribasso del 36%. La societa’ di software per Internet ha annunciato il prossimo licenziamento del 25% del personale e ha ammesso di non essere in grado di raggiungere i risultati di bilancio precedentemente annunciati per il secondo trimestre. La societa’ prevede adesso una perdita compresa tra 23 e 25 centesimi per azione, ben al di sotto della perdita di 4 centesimi attesa dagli analisti a Wall Street.

Entrust Technologies (ENTU – Nasdaq)
e’ in ribasso del 50,5% dopo che il produttore di software per la sicurezza dei sistemi informatici ha annunciato di attendersi per il trimestre una perdita tra 32 e 34 centesimi per azione. Gli analisti di First Call/Thomson Financial si attendevano per il trimestre un utile di 2 centesimi per azione. La banca d’affari Goldman Sachs ne ha ridotto il rating a “market performer”.

E.piphany (EPNY – Nasdaq)
e’ in perdita del 19,25%. La softwarehouse ha fatto sapere di non riuscire a rispettare le aspettative di bilancio per il primo trimestre. Le perdite – dicono i vertici della societa’ – saranno di 40 centesimi per azione mentre il fatturato si aggirera’ attorno a $38 milioni. Gli analisti di Wall Street si attendevano una perdita contenuta a 9 centesimi per azione.

Redback Networks (RBAK – Nasdaq)
sta cedendo oltre l’ 11%. La societa’, specializzata nelle tecnologie di rete e per il settore delle fibre ottiche, ha lanciato un ‘profit warning’ relativo al primo trimestre. Redback ha aggiunto che tagliera’ 150 posti di lavoro, o il 12% dello staff.

Nel settore della grande distribuzione

Best Buy (BBY – Nyse)
sta guadagnando circa l’ 10,25%. La catena di negozi di elettronica di consumo ha riportato per il primo trimestre – il suo quarto trimestre fiscale – un utile di 89 centesimi per azione, al di sopra degli 82 centesimi attesi dal mercato.

Nel settore dei telefoni cellulari

Nokia (NOK – Nyse)
sta perdendo quasi il 4,5%. Il primo produttore di telefoni cellulari al mondo ha fatto sapere oggi di aver approvato un prestito di $2 miliardi a favore di France Telecom (FTE – Nyse) per lo sviluppo dei cellulari di terza generazione. La societa’ ha inoltre annunciato di essere stata scelta dal colosso francese per la fornitura delle reti destinate proprio ai cellulari di terza generazione. Sulla borsa di Helsinki il titolo segnava oggi una cessione del 6%.