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WALL STREET: MERCATO POSITIVO, SI COMPRA

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Seduta positiva a meta’ mattinata, dopo il dato positivo sulla revisione del PIL, che ha superato le aspettative.

Il Dow Jones si mantiene sopra la soglia degli 8.750 punti, mentre il Nasdaq Composite segna una crescita di circa l’ 1,5%.

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Sul fronte macroeconomico, gli investitori sembrano guardare con favore all’ultima revisione del prodotto interno lordo relativo al secondo trimestre, il cui tasso di crescita e’ stato rivisto allo 0,3% su base annua, dopo essere stato comunicato precedentemente prima a +0,7% e poi +0,2%.

Il dato e’ superiore alle attese degli economisti di Wall Street e indica che l’economia americana non si trovava in recessione nella primavera scorsa.

Comunque, gli analisti a Wall Street sottolineano che le probabilita’ che la crescita del terzo trimestre dell’anno sia negativa sono ancora molto alte – in particolare dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso – ma che tuttavia il dato di oggi infonde una vena di ottimismo, visto che nelle scorse settimane molti apparivano decisamente scettici su una revisione positiva.

Il mercato sembra ignorare la pioggia di ‘profit warning’ della mattinata e i continui tagli alle stime annunciati, tra i quali quello di Merrill Lynch su Microsoft (MSFT – Nasdaq).

La banca d’affari ritiene che il rallentamento economico avra’ un impatto particolarmente forte sulle vendite della divisione PC, che conta per circa la meta’ del fatturato del colosso informatico.

Merrill ha cosi’ portato le stime sul fatturato annuale 2002 di Microsoft a $28,2 miliardi rispetto ai precedenti $29,2 miliardi, mentre si attende ora un utile di $1,87 per azione rispetto ai $1,94 precedentemente stimati.

“Alcuni sostengono che avremo una stagione degli utili davvero molto brutta, ma il mercato ne e’ consapevole”, ha commentato Tobias Levkovich, equity strategist di Salomon Smith Barney.

Il corriere internazionale United Parcel Service (UPS – Nyse) ha ridotto infatti le stime sugli utili del terzo trimestre, citando il devastante attacco terroristico dell’11 settembre.

Le previsioni sono adesso di 45-48 centesimi per azione, in calo rispetto ai 52-55 centesimi precedentemente ipotizzati.

Sul fronte macroeconomico, inoltre, l’indice sulla fiducia dei consumatori americani, compilato dall’Universita’ del Michigan, il cosiddetto “Michigan Sentiment”, ha segnato in settembre un calo a 81,8.

In agosto il dato si era attestato a 91,5, mentre il preliminare di settembre – comunicato a meta’ mese subito dopo gli attacchi terroristici a New York e Washington – era stato comunicato a 83,6.

“La recessione non e’ piu’ in forse – ha dichiarato Richard Curtin, direttore del sondaggio realizzato dell’Universita’ del Michigan – adesso piuttosto dobbiamo capire per quanto tempo durera’”.