Avvio di seduta debole per i listini americani, sotto pressione per le cattive notizie dal fronte economico e per l’aumento del petrolio. Il Dow Jones cede lo 0.47% a 10399, l’S&P500 lo 0.53% a 1175 e il Nasdaq lo 0.81% a 1976.
Continuano a peggiorare i conti degli Stati Uniti nei confronti dell’estero. Nel mese di febbraio il disavanzo commerciale del Paese e’ salito al livello record di $61 miliardi. Il consensus degli analisti era per un deficit di $59 miliardi. Da segnalare che si e’ comunque ridotto il pesante deficit nei confronti della Cina.
Nel frattempo cresce l’attesa per le minute del meeting sui tassi d’interesse del FOMC svoltosi il 22 marzo. Gli operatori cercheranno di percepire se la Federal Rerserve nei prossimi mesi procedera’ con moderazione sulla via delle strette creditizie o aumentara’ il costo del denaro in modo pronunciato. Le minute saranno pubblicate alle 20:00 ora italiana.
Sul fronte societario, MCI ha dichiarato di non avere intenzione di utilizzare strategie di “poison pill”, cioe’ misure volte ad ostacolare operazioni di takeover non gradite. L’obiettivo di MCI, si legge nel comunicato, e’ di ottenere il migliore risultato per tutti gli azionisti qualora un’altra societa’ intendesse acquisire il controllo dell’azienda.
Intanto si intensificano le polemiche tra gli azionisti del gruppo nei confronti di Verizon. Ricordiamo che quest’ultima ha raggiunto un accordo per l’acquisto di un pacchetto di azioni dal miliardario messicano Carlos Slim Helu a un prezo del 20% superiore a quello che intende pagare agli altri azionisti MCI per procedere all’acquisizione del gruppo.
Ancora sotto i riflettori (per ragioni negative) il settore software. Open Text ha lanciato un warning sul terzo trimestre fiscale, annunciando che i risultati saranno inferiori a quelli stimati in precedenza.
Il gruppo biotech Genentech ha realizzato una crescita degli utili, grazie alle vendite sostenute dei farmaci anticancro, e ha alzato le previsioni sui risultati del 2005. Il titolo e’ pero’ in ribasso nelle prime battute di contrattazioni a causa delle vendite deboli registrate dall’Avastin, un farmaco chiave del gruppo.
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Sugli altri mercati, sono invariati i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.45% contro. L’oro cede $0.2 a $430.2 all’oncia, il petrolio sale di 10 centesimi a $53.81 al barile e l’euro viene scambiato a 1.2920 contro il dollaro.