Martedi’ 26 dicembre, Santo Stefano, e’ un giorno di trading normale negli Stati Uniti. Comincia l’ultima settimana borsistica del 2000, il peggior anno in termini di performance degli ultimi vent’anni.
Gli investitori sperano che il rally di Natale messo a segno da Wall Street venerdi’ scorso si prolunghi. Il Dow Jones Industrial Average ha archiviato nell’ultima seduta un rialzo di 148 punti a 10.636 mentre il Nasdaq Composite Index e’ salito di 177 punti a quota 2.517 (+7,5%).
Il Dow e’ giu’ del 7,5% dall’inizio dell’anno, mentre il Nasdaq ha perso dallo scorso gennaio il 38,1%. Nonostante cio’ molti analisti ritengono che gli indici americani non abbiano ancora toccato il fondo.
“Il mercato e’ in condizioni terribili”, ha detto Todd Clark, stock trader di W.R. Hambrecht. “Noi diciamo ai nostri clienti di non comprare troppo presto, anche in presenza di rally. Questi rialzi, come quello di venerdi’, non sono affatto convincenti”.
Secondo Clark il mercato americano ha ancora bisogno di un drammatico ”selloff” (quella che viene definita “capitolazione”) prima di poter riprendere il movimento al rialzo.
Un fenomeno del genere lo si vedra’, dicono i tecnici, quando a Wall Street sara’ possible verificare un aumento del volume di contratti put.
”Per il momento, nessun segnale”, spiega Clark. Ma il momento fatidico potrebbe arrivare giovedi’ o venerdi’, le due ultime sedute di questo terribile 2000.