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WALL STREET: LUNEDI’ PERSI $500 MILIARDI

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Nella sola giornata di lunedi’ le borse USA hanno bruciato $500 miliardi, la sesta perdita di sempre e la peggiore dall’aprile 2000.

Lo riporta la societa’ di ricerca Ned Davis, sottolineando come dai massimi toccati dal Nasdaq lo scorso anno gli investitori abbiano perso $3.900 miliardi, piu’ del Pil del 2000 di Gran Bretagna, Francia, Australia e Belgio messi assieme.

E non ci sono segnali che i manager degli hedge fund cambino a breve il proprio orientamento negativo verso gli investimenti in titoli azionari (strategie al ribasso).

Un sondaggio effettuato da Hennessee Hedge Fund Advisory Group presso 470 hedge fund ha rivelato come gli investimenti azionari di questa tipologia di fondi sia pari al 10% dei loro capitali, contro una percentuale nel gennaio 2001 e per gran parte del 2000 pari al 40%.

In un rapporto per la clientela, gli analisti della banca d’affari Merrill Lynch considerano il recente ribasso dei mercati come un movimento verso la formazione di un fondo, su cui poi iniziare un rialzo nei prossimi uno o due mesi.

Il lunedi’ nero e’ considerato come un normale indietreggiamento per i titoli della new economy, all’interno del trend di lungo termine al rialzo iniziato dopo il declino del 1998-1999.

Per i titoli della new economy invece il calo e’ visto come l’espulsione dei valori speculativi entrati sui mercati un anno fa’.

Gli analisti prevedono nei prossimi uno o due mesi un rimbalzo dei titoli high tech sull’ipervenduto attuale, seguito pero’ da una nuova fase di test dei minimi.

Soltanto a quel punto si formera’ un fondo stabile, che dalla fine del 2001 o dall’inizio del 2002 permettera’ l’inizio di un trend rialzista di lungo termine.

(Vedi Dow Jones: negativo l’ingresso della new economy)