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WALL STREET: LIEVE RIALZO PER I LISTINI AMERICANI

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Dopo le prove deboli delle ultime giornate, gli indici americani oggi non sono riusciti ad andare oltre un modesto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.37% a 10416 e il Nasdaq lo 0.15% a 1986.

Piuttosto sostenuti i volumi di contrattazioni, saliti ai massimi della settimana. Non particolarmente pronunciato, invece, il livello di volatilita’, di solito elevato nelle giornate di “quadruple-witching”. Ricordiamo che oggi scadevano i contratti future e le opzioni su titoli e indici.

A frenare i listini sono in particolare le incertezze relative a inflazione, tassi d’interesse, prezzo del petrolio e questioni geopolitiche. Alla vigilia della nuova stagione degli utili, inoltre, gli operatori preferiscono aspettare le cifre dei bilanci societari prima di prendere decisioni di investimento.

I disordini in Medio Oriente e i timori di nuovi attentati terroristici e sabotaggi agli oleodotti rappresentano un pesante freno agli acquisti. Gli operatori guardano con sempre maggior apprensione al 30 giugno, data per la quale e’ previsto il passaggio del controllo sull’Iraq a un governo ad interim.

Ad aggravare le tensioni sul mercato petrolifero contribuisce poi lo sciopero indetto dai lavoratori del settore in Norvegia, il terzo Paese esportatore di greggio al mondo. Si stima che il risultato congiunto dell’interruzione delle esportazioni dal Golfo Persico a causa degli attentati di inizio settimana e dello sciopero in Norvegia sia un calo della produzione pari a 2 milioni di barili al giorno. Non si sono fatti attendere gli effetti sul prezzo del petrolio: il future con scadenza a luglio ha guadagnato 29 centesimi a $38.75 al barile.

Sul fronte societario, notizie contrastate dal settore software. Ai risultati migliori delle attese di Adobe Systems ha fatto da contro altare il fatturato deludente di Red Hat. Sul titolo della societa’ software pesa, inoltre, un downgrade da parte di First Albany. Il colosso informatico IBM ha ricevuto una nota positiva dalla banca d’affari AG Edwards

Dei trenta titoli che compongono il Dow Jones, i migliori guadagni li registrano Alcoa, sulla scia dei commenti positivi di Goldman Sachs, DuPont, Honeywell, Microsoft e 3M Company. Da segnalare, inoltre, il progresso di Boeing. Il colosso aerospaziale beneficia della decisione dell’ente governativo che regola il traffico aereo di negare a United Air Lines il prestito per bancarotta.

Guidano la lista dei peggiori Johnson&Johnson, Hewlett Packard, Home Depot e Caterpillar. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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A livello di settore, in progresso oro, networking, compagnie aeree e biotech. In rosso servizi petroliferi, immobiliare e gas naturale.

Sugli altri mercati, il dollaro si e’ indebolito contro le principali valute. A pesare sulla moneta Usa, il rapporto diffuso in mattinata su l’aumento del deficit americano delle partite correnti, nel primo trimestre salito al livello record di $144.9 miliardi. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a Nw York il cambio con l’euro e’ a $1.2140. Ha beneficiato della debolezza del biglietto verde l’oro. Il future con scadenza agosto ha chiuso in progresso di $6.20 a $395.70 all’oncia.

In flessione, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al al 4.71% contro il 4.69% della chiusura di giovedi’.