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WALL STREET: LE PRESE DI PROFITTO PESANO SUL DOW

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(WSI) NEW YORK – 23 GENNAIO – Di nuovo una seduta su fronti opposti a Wall Street. A meta’ giornata e’ positivo il Nasdaq dove pesano i rialzi di Intel (INTC – Nasdaq) e soprattutto di Microsoft (MSFT – Nasdaq), titolo piu’ capitalizzato del mercato tecnologico, che si avvantaggia dell’ottimismo di Piper Jeffrey in seguito alla trimestrale pubblicata ieri.

Negativo invece il Dow Jones su cui influiscono negativamente la brutta performance di Alcoa (AA – Nyse), AT&T (T – Nyse), e Eastman Kodak (EK – Nyse) che dopo il forte rialzo di ieri subisce le naturali prese di profitto degli investitori.
































I MERCATI AZIONARI USA A META’
GIORNATA
MERCATI VOLUME INTERMEDIATO TITOLI IN RIALZO TITOLI IN RIBASSO NUOVI
MASSIMI
NUOVI MINIMI
NYSE 657,7 mln 1.834 1.276 332 1
NASDAQ 1,095 mld 1.611 1.362 183 6
Fonte dati: Ufficio Studi Wall Street
Italia

Nessun dato di rilievo sul fronte macroeconomico. Gli investitori aspettano i report della prossima settimana in cui saranno resi noti tra gli altri: la fiducia dei consumatori, la vendita di beni durevoli, quella di case esistenti e il Chicago PMI.

Poco mosso anche il panorama delle trimestrali dove sono da segnalare gli annunci di Weyerhaeuser (WY – Nyse), Visteon (VC – Nyse), Schlumberger (SLB – Nyse), Northwest Air (NWAC – Nasdaq) e Dominion (D – Nyse). Buoni in particolare numeri della societa’ di servizi per il settore petrolifero Schlumberger che segna un forte rialzo in borsa.

Per quanto riguarda i settori da segnalare il moderato rialzo dei comparti Biotech (BTK), Software (GSO), Oil (XOI), Semiconduttori (SOX) e Retail (RLX).

In rosso invece i farmaceutici (DRG) e I metalli preziosi (XAU) che non si avvantaggiano delle previsioni ottimistiche di Merrill Lynch che vede l’oro in rialzo del 21% nel 2004 a $440 l’oncia.

Sul mercato valutario il dollaro recupera sia sull’euro (XEU) che sullo yen (XJY). Le critiche all’interventismo della BoJ sul mercato dei cambi cominciano a farsi pressanti da piu’ parti. Gli economisti a questo punto si interrogano sui possibili effetti nel lungo periodo di un acquisto massiccio di titoli di Stato USA da parte delle autorita’ nipponiche.

Proprio su questo fronte da segnalare un nuovo calo sui rendimenti dei T-bond americani. La scadenza a 10 anni (TNX) prosegue la discesa cominciata ieri arrivando fino a toccare 3,92% per poi risalire al 3,97%. Qualche possibile cambiamento sul mercato del reddito fisso potrebbe arrivare la prossima settimana con la riunione di due giorni del FOMC, il braccio operativo della Federal Reserve, prevista per martedi’ e mercoledi’.