Il mercato azionario americano apre la settimana in buon rialzo, sostenuto dalle notizie secondo cui Abu Dhabi garantira’ $10 miliardi di aiuti alla societa’ Dubai World. L’annuncio ha placato i timori circa il possibile default sul debito dell’emirato.
Dopo giorni di speculazioni da parte dei media e degli analisti, Citigroup ha alzato il velo su un piano di aumento di capitale volto a restituire i $20 miliardi di finanziamenti ricevuti in prestito dal governo nell’ambito del programma di salvataggio TARP. I titoli della banca cedono il 4% in avvio.
Nel frattempo non mancano le notizie sul fronte delle attivita’ di M&A, con Exxon Mobil che si prepara ad acquistare XTO Energy (+20%) in un’operazione in azioni da $41 miliardi (compresi $10 di debito) che prevede un premio del 25% sul valore dei titoli XTO alla chiusura di venerdi’.
Sebbene i prezzi del petrolio stiano scambiando in calo, diverse societa’ del comparto energetico sono sostenute dalle speculazioni circa il materializzarsi di una serie di nuove operazioni di fusione e acquisizione nel settore.
Intanto la autorita’ antitrust dell’Unione Europea hanno accolto positivamente la proposta di Oracle per salvaguardare il database opensource MySQL, posizionando il deal per l’acquisto di Sun Microsystems sulla buona strada per incassare l’approvazione del blocco del Vecchio Continente. I titoli fanno un balzo del 9%.
L’Ufficio Congressuale del Budget Usa dovrebbe pubblicare oggi la sua analisi sul piano di compromesso per riformare il sistema di assistenza sanitaria nazionale, con i Democratici che stanno cercando di ottenere un voto favorevole entro la fine dell’anno.
Intanto il primo ministro greco terra’ un intervento sui tagli al bilancio del Paese, vittima negli ultimi tempi di una serie di downgrade da parte delle agenzie di rating sul credito.
Oggi sono inoltre in programma le presentazioni dei conti trimestrali di una lunga serie di societa’ facenti parte del settore tecnologico.
Sotto i riflettori tornano le banche, dopo che la Camera dei Rappresentati ha approvato una legge che restringera’ il range di operazioni che i grandi istituti finanziari saranno in grado di svolgere, cosi’ come il potere della Federal Reserve. Si tratta della piu’ vasta riforma del settore dalla grande depressione degli anni ’30.
La produttrice di cioccolato Cadbury, finita nel mirino di Kraft e Ferrero/Hershey, ha rivisto al rialzo l’outlook sui margini e sul fatturato. La societa’ britannica continua a respingere le offerte. Google si prepara intanto al lancio del primo telefonino di produzione propria, che avverra’ l’anno prossimo.
Sugli altri mercati l’euro e lo yen si rafforzano sul dollaro, mentre i contratti su platino e argento accelerano, mentra il metallo prezioso e’ sostanzialmente piatto e il greggio scambia sotto quota $70 il barile. Il Dollar Index, misura della performance del biglietto verde contro le principali valute concorrenti, cede circa lo 0.3%.
Nell’energetico perde terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre arretrano di $0.24 a quota $69.63 il barile. Sul valutario, il dollaro cede il passo nei confronti dell’euro, con la moneta unica che sale a quota $1.4649. In progresso i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un rialzo di $4.00 a quota $1123.90 l’oncia. Poco mossi i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ in calo al 3.5370% dal 53400% di venerdi’ scorso.