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WALL STREET: LA SEDUTA SI CHIUDE IN DIREZIONI OPPOSTE

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici contrastati. Il Dow Jones, appesantito dal tonfo di Caterpillar, ha ceduto lo 0.64% a 10.215, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.15% a 1.179, il tecnologico Nasdaq, e’ avanzato dello 0.68% a 2.082, sulla scia dell’esaltante trimestrale di Google.

In assenza di dati macroeconomici, l’attenzione degli operatori si e’ focalizzata principalmente sugli utili societari e sull’andamento dei prezzi energetici.

Il motore di ricerca piu’ cliccato al mondo, Google, e’ avanzato di oltre il 12%, a nuovi massimi storici, sulla scia della brillante trimestrale comunicata nell’after hour di giovedi’. Il colosso Internet ha riportato un utile per azione di $1.51 contro un consensus di $1.37. In netto aumento anche i ricavi che si sono attestati a quota $1.05 miliardi (le stime piu’ ottimistiche erano per una crescita a $971 milioni).

Numeri positivi sono stati rilasciati anche dalla societa’ produttrice di memorie flash, Sandisk, e dal gruppo hi-tech, Xerox, che ha anche comunicato un piano di riacquisto di azioni proprie per $500 milioni.

A fare da contraltare all’ottima trimestrale di Google, ci hanno pensato i numeri del colosso dei macchinari da costruzione Caterpillar, oggi il peggiore tra le blue chip, sceso di oltre il 9%. L’EPS e’ risultato 12 centesimi peggiore delle previsioni e le stime sui prossimi anni fiscali hanno subito un consistente taglio rispetto alle precedenti. La societa’, sulla cui performance odierna hanno pesato anche i downgrade di alcune banche d’affari, ha giustificato i deludenti risultati con l’imprevisto incremento dei costi di produzione che hanno offuscato le pur elevate vendite.

A pesare sul Dow Jones, oltre a Caterpillar, sono state anche Pfizer (-4.70%), Merck (-2.50%), United Tech e Intel. Rimanendo tra le blue chip, si sono invece distinte in positivo, SBC Communications, JP Morgan e Verizon.

Ad impensierire gli investitori e’ subentrato anche il recupero finale del petrolio, nonostante la sventata minaccia, per gli impianti di lavorazione, del nuovo uragano Wilma, che in queste ore si sta dirigendo verso la costa occidentale della Florida. Il contratto future con scadenza dicembre, da oggi quello di riferimento, e’ avanzato dell’1% a quota $60.63 al barile. La performance settimanale rimane tuttavia negativa (-2.2%).

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Sugli altri mercati, l’euro ha perso terreno rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1953. In netto recupero l’oro. Il future con scadenza dicembre ha chiuso in rialzo di $5.90 a quota $469.10 all’oncia. In progresso, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.38%, dal 4.43% di giovedi’.