Wall Street manda in soffitta una giornata vissuta in altalena. Il Dow Jones si e’ riavvicinato a quota 10.000, mentre il Nasdaq e’ riuscito ad allontanarsi dai 1.700, pur rimanendo comunque debole. Da rilevare che il listino industriale in una settimana non si e’ quasi mosso, mentre il Nasdaq ha ceduto circa 130 punti, ovvero il 7%.
In generale il Dow e’ stato sostenuto dalla buona performance di petroliferi, ciclici e farmaceutici, che contrastano il momento nero dei finanziari. Al Nasdaq, male Internet e software, bene le telecomunicazioni.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.724,54 (+0,47%)
Il Dow Jones a 9.868,15 (+1,36%)
L’S&P 500 a 1.089,84 (+0,82%)
Tema caratterizzante la seduta e’ stato il forte ribasso dei titoli finanziari. Il clima a Wall Street e’ infatti in questi giorni depresso dai continui scandali contabili. E oggi e’ stato il turno della banca d’affari J.P. Morgan Chase (JPM – Nyse), sotto inchiesta da parte della Federal Reserve Bank di New York.
A sostenere il listino industriale sono pero’ arrivati i rialzi di titoli come Coca Cola (KO – Nyse), Procter&Gamble (PG – Nyse), Johnson & Johnson (JNJ – Nyse) e Merck (MRK – Nyse).
Si tratta di titoli ciclici e farmaceutici, ovvero settori difensivi o strettamente legati alla congiuntura economica (che sembra comunque in fase di miglioramento, scandali contabili a parte).
Altra storia e’ quella dei petroliferi, rilanciati dalla ripresa dei prezzi del greggio: bene Exxon Mobil (XOM – Nyse), Royal Dutch (RD – Nyse), BP Amoco (BP – Nyse).
Quanto al Nasdaq, contrastati i biotech, mentre le telecomunicazioni, dopo tante giornate negative, hanno preso un po’ di fiato. Giu’ Internet e i software.
Dopo un forte rialzo iniziale, i semiconduttori sono tornati sui loro passi e hanno terminato di poco in positivo. In progresso Texas Instruments (TXM – Nyse), dopo il buyback lanciato dalla societa’, del valore di circa 14 milioni di azioni.
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