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WALL STREET: LA FED SI PREPARA AD ALZARE I TASSI

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In chiusura di sessione gli indici azionari americani hanno ritrovato la via dei rialzi, con un rally improvviso alimentato dalle parole del presidente della Federal Reserve Greenspan e dalla notizia di un maxi buy back (piu’ dividendo) da parte di Microsoft (vedi in Titoli Caldi). Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.54% a 10149, l’S&P 500 lo 0.71% a 1108 e il Nasdaq ben l’1.76% a 1917.

Il presidente della Federal Reserve alle 20:30 ora italiana ha iniziato la due giorni di testimonianza al Congresso Usa in cui illustrera’ il rapporto semestrale sull’andamento dell’economia americana. Gli operatori hanno seguito con grande attenzione le parole e l’intonazione del discorso di Greenspan al fine di trarre indicazioni sulle future mosse della Banca Centrale in tema di politica monetaria.

Le parole del “numero uno” della Fed sembrano aver avuto un effetto distensivo sui mercati azionari. Greenspan ha affermato di aspettarsi per il 2004 un’ inflazione compresa tra l’1.5% e il 2%, sostanzialmente poco variata rispetto ai livelli attuali. Greenspan ha inoltre espresso ottimismo per la crescita del PIL, che dovrebbe accelerare nella seconda meta’ dell’anno. Nel primo trimestre il PIL e’ cresciuto del 3.9% e le previsioni per il secondo trimestre sono di un’espansione intorno al 4%. Benefico inoltre l’effetto dei commenti sulla spesa al consumo, il cui rallentamento e’, secondo Greenspan, solo momentaneo grazie all’effetto positivo dovuto alla creazione di piu’ posti di
lavoro.

Secondo il presidente della banca centrale americana, inoltre, le famiglie americane sono “ragionevolmente” preparate a un rialzo dei tassi. In sostanza, dice Greenspan, l’economia americana e’ forte, l’inflazione e’ sotto controllo, il che farebbe intendere
che i tassi continueranno a salire nei prossimi mesi.

Non hanno avuto invece effetti particolari sui listini azionari Usa gli ultimi dati sul settore immobiliare diffusi in mattinata. Nel mese di giugno i nuovi cantieri edili sono scesi a quota 1.80 milioni (-8.5%) contro le stime degli economisti di 1.99 milioni (dati annualizzati). Si tratta del livello piu’ basso degli ultimi 12 mesi. Male anche il dato sulle licenze di costruzione, in flessione dell’ 8.2% a 1.924 milioni (consensus 2.0 milioni).

Sul fronte degli utili, hanno riportato risultati migliori delle attese Ford Motor e RadioShack. Si e’ invece rivelata in linea con le previsioni la trimestrale della blue chip Altria. Dopo la chiusura delle borse sono stati pubblicati i risultati di Motorola, Sun Microsystems e Texas Instruments (vedi in Titoli Caldi).

Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li hanno realizzati Home Depot, 3M, IBM, Hewlett-Packard, IBM, JP Morgan Chase, Walt Disney e American Express. Hanno guidato la classifica dei peggiori Alcoa, General Motors e Coca Cola.

[Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro recupera sull’euro, che ha raggiunto il minimo della sessione a $1.2318. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a $1.2329. Chiusura in ribasso per l’oro che ha perso $3.70 a $402.10 all’oncia, dopo la flessione di $1 di lunedi’.

In flessione anche il petrolio. Le quotazioni, dopo essersi spinte oltre la soglia dei $42, hanno ripiegato chiudendo in a 40,70 dollari.

In forte ribasso i titoli di Stato. Il rendimento del Treasury a 10 anni e’ salito al 4.45% dal 4.36% della chiusura di lunedi’.