Alla soglia di meta’ giornata sulle borse americane e’ tornata un po’ di calma, dopo la fiammata dei prezzi al consumo in gennaio. Il mercato sta digerendo nei dettagli tutti i numeri sull’inflazione USA a gennaio.
Il Nasdaq si presenta ancora indeciso su quale direzione prendere, meditando sulle notizie che indicano gravi le consizioni di salute dei tecnologici. Il lento deterioramento dell’high tech preoccupa i piccoli investitori, ma gli istituzionali rimagono cautamente ottimisti.
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A tenere banco sul mercato nella prima parte della seduta odierna sono state in particolare le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia americana, dopo la diffusione del dato sull’inflazione al consumo in gennaio.
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti e’ aumentato nel mese di gennaio dello 0,6%, a fronte di una previsione dello 0,3% e in crescita sulla crescita dello 0,2% di dicembre.
Il ‘core index’, ovvero il dato depurato dalle componenti piu’ volatili, relative al comparto energetico e alimentare, e’ cresciuto dello 0,3%.
Dati che giungono dopo un aumento sostenuto anche da parte dei prezzi alla produzione, che nello stesso mese sono aumentati dello 1,1%.
Due segnali che iniziano a spaventare gli investitori, preoccupati anche per l’effetto che l’inflazione avra’ sulle decisioni del Federal Reserve in materia di tassi di intresee.
“La preoccupazione degli investitori e’ che, dopo i dati odierni, la Fed abbandoni l’orientamento espansivo in politica monetaria e questo non fa bene ai prezzi delle azioni”, commenta Roy Blumberg, money manager di Sterne, Agee & Leach.
Con i prezzi che aumentano e l’economia che non da cenni di ripresa, il mercato comincia a prendere sul serio la possibilita’ che si possa prefigurare uno scenario di stagflazione – la situazione cioe’ in cui i prezzi aumentano ma la capacita’ di acquisto dei consumatori diminuisce, in un clima di generale depressione economica.
Ma la Federal Reserve probabilmente rimarra’ concentrata su altri dati, come quelli relativi alla fiducia dei consumatori. Il governatore della Fed, Alan Greenspan, ha infatti ripetuto in piu’ di una occasione che la banca centrale USA e’ piu’ preoccupata della possibilita’ di una recessione che di un aumento dell’inflazione.
Nel settore tecnologico, il piu’ colpito dai ribassi delle ultime due sedute, molti dei titoli piu’ importanti hanno toccato i minimi delle utime 52 settimane. Tra questi spiccano i nomi di Cisco Systems, Broadcom, JDS Uniphase e Sun Mirosystems.
A compromettere ancora di piu’ il sentiment del mercato nei confronti dei tecnologici ha contribuito la pioggia di ‘downgrade’, arrivata negli ultimi giorni e che non sembra cessare nemmeno oggi.
Questa mattina l’analista di Merrill Lynch, Thomas Kraemer, ha abbassato il rating a medio termine su Sun Microsystem da “Accumulate” a “Neutral”, sottolinenando i problemi della societa’ nel comparto dell’archiviazione dati.
Cattive notizie anche dal comparto dei semiconduttori. In un rapporto pubblicato nella tarda serata di martedi’, la Semiconductor Equipment and Material International (SEMI) ha reso noto che in gennaio le imprese nordamericane del settore hanno visto una riduzione degli ordini del 19%.
Notizie che hanno convinto Bill Meehan, capo degli analisti di Cantor Fitzgerald & Co., a rivedere al ribasso le previsioni sull’andamento del Nasdaq nel corso del 2001. Secondo Meehan il tabellone elttronico chiudera’ l’anno in questione a quota 1.500 punti, contro una stima precedente di 2250 punti.
Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore sanita’, intrattenimento, semiconduttori, software, farmaceutico, utility, tabacco.
In calo invece il settore apparecchiature elettroniche, bevande analcoliche, grande distribuzione, assicurativo, acciaio, chimico, finanziario.
Tra i principali titoli in movimento in giornata a Wall Street:
Nel settore alimentare:
Coca-Cola (KO – Nyse) e Procter & Gamble (PG – Nyse) hanno deciso di unire le forze per la creazione di un gigante alimentare nel settore degli snack e delle bevande analcoliche, capace di registrare vendite annuali per circa $4 miliardi. Il titolo Coca-Cola perde oltre il 6%, mentre il titolo Procter & Gamble guadagna quasi l’1% .
(Vedi Alimentare: venture da $4 mld, Coca Cola/Procter)
Pepsi Bottling Group (PBG – Nyse) ha fatto sapere durante una conferenza stampa questa mattina che PepsiCo (PEP – Nyse) intende ridurre la sua quota in Pepsi Bottling all’originario livello del 40%, vendendo azioni PGB a terze parti a partire dal 2001. La quota di PepsiCo in PBG e’ aumentata del 2% dal livello originale stabilito al momento del lancio in borsa di Pepsi Bottling nel marzo 1999. Il titolo Pepsi Bottling perde oltre lo 0,25% , mentre il titolo PepsiCo guadagna oltre il 2,25% .
Nel settore informatico:
Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) perde quasi il 10% dopo che Merrill Lynch ne ha abbassato il rating sul medio termine da “Accumulate” a “Neutral”. Il titolo si trova ora al di sotto del minimo degli ultimi 12 mesi.
(Vedi Informatica: Sun Micro non soddisfa Merrill)
Microsoft (MSFT – Nasdaq) ha lanciato oggi ‘Small Business Server 2000’, un nuovo pacchetto software creato appositamente per le aziende con meno di 50 personal computer, che utilizza il sistema operativo Windows 2000. Il lancio e’ l’ultimo passo della piu’ grande software house del mondo verso il mondo delle piccole societa’, che la societa’ quantifica in piu’ di 56 milioni di entita’.
Il titolo guadagna quasi il 2,25%.
Hewlett-Packard (HWP – Nyse) e Inktomi (INKT – Nasdaq) hanno stetto un accordo per la creazione di applicazioni software per media network. L’accordo prevede l’inserimento dei programmi per la gesstione del traffico nei server di Inktomi nel pacchetto Netserver di HP. Il titolo Hewlett-Packard perde quasi l’1%, mentre il titolo Inktomi perde oltre il 2%.