La settimana si apre in calo per la borsa americana. Il tutto dopo un’ottava che ha visto il Dow Jones perdere il 4%, il Nasdaq il 5% e l’S&P il 4.2%.
Il Dow segna un calo di 32 punti a 10158 (-0.32%), l’S&P 500 flette di 3 punti a 1085 (-0.24%) mentre il Nasdaq dopo pochi minuti passa in territorio positivo con un rialzo di 6 punti a 2235 (+0.27%).
La cautela e’ dettata ancora una volta dalla convinzione, sempre piu’ diffusa, che la crisi del debito in Europa possa continuare facendo sentire i suoi effetti negativi anche al di la’ dell’oceano. Per questo, Wall Street, almeno al momento, non sa bene che direzione prendere, dopo la seduta dello scorso venerdì, quando gli indici azionari americani erano riusciti a chiudere all’insegna degli acquisti. L’S&P 500 tuttavia risulta ancora in calo dell’11% dai massimi di aprile. Non aiuta nemmeno l’andamento delle borse europee, con Milano che cede quasi il 3% (la perdita’ e pero’ in parte legata allo stacco dividendi) mentre Madrid lascia sul terreno circa il 2%.
La tensione che domina ovunque si spiega anche con le notizie che arrivano dai mercati del credito , che al momento non promettono nulla di buono. Anche se non mancano i bullish. Stando a un’indagine condotta da The National Association for Business Economics nel 2010 gli States dovrebbero registrare una crescita del 3.2% del Pil, su rispetto al +3.1% previsto a febbraio.
Attenzione nel frattempo alle pressioni sul sistema bancario spagnolo dopo che la cassa di risparmio Cajasur e’ stata messa sabato sotto la tutela della Banca di Spagna. Secondo il quotidiano economico Expansion potrebbe costare 2.7
miliardi di euro.
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Sul fronte macroeconomico, i fari sono puntati sulle vendite di case esistenti nel mese di aprile. Il dato verra’ pubblicato alle 16:00 ora italiana. Attenzione anche alle parole arrivate dalla sessione di apertura del vertice bilaterale Usa-Cina. Pechino il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha detto che la Cina dovrebbe permettere una libera fluttuazione del tasso di cambio. Immediata la risposta del presidente cinese Hu Jintao: la riforma del tasso di cambio va avanti, ma ancora non c’e’ una specifica tabella di marcia.
Da Usa e Cina arrivano interpretazioni contrastanti sulla situazione europea: le difficolta’ sul fronte del debito sovrano Ue secondo gli States avranno un impatto minimo sulla crescita mondiale mentre per la Cina si fara’ sentire sulla domanda dei suoi prodotti d’esportazione tanto che anche altre regioni soffriranno.
Tra i titoli in evidenza, balzo del 6% per Sprint Nextel dopo che la rivista Barron’s ha detto di sostenere che il titolo possa passare dagli attuali $4.60 a $6. Il merito: l’introduzione di un telefonino che opera su network ad alta velocita’. Stesso target price per Goldman Sachs, che lo ha rivisto dal precedente $3.50.
Ibm e’ piatta nel giorno dell’annuncio che sborsera’ $1.4 miliardi oer comprare da AT&T Sterling Commerce. Campbell Soup (-0.86%) ha registrato un calo degli utili trimestrali ma in termini adjusted, la cifra e’ superiore alle stime. BP (-2.83%) intanto ha fatto sapere che dall’inizio della crisi nel Golfo del Messico ha speso $760 milioni per tentare di fermare la marea nera.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio invertono rotta. I futures con consegna luglio segnano un rialzo di $0.46 attestandosi a quota $70.50 al barile (+0.66%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2373 (-1.57%). L’oro guadagna $12.80 attestandosi a $1.1188.90. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.21% dal 3.200% di venerdi’.