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WALL STREET: INTEL GETTA UN’OMBRA SULL’HI-TECH

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Al giro di boa gli indici americani proseguono in forte calo. Dow Jones e Nasdaq cedono rispettivamente oltre 130 e oltre 20 punti.

Anche oggi i volumi di scambio sono piuttosto bassi. Alle 11:50 ora di New York (le 17:50 italiane), erano stati scambiati circa 554 milioni di azioni al Nyse e 760 milioni al Nasdaq.

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Il “la” agli acquisti che gli investitori speravano di ottenere da Intel (INTC – Nasdaq) non e’ arrivato. Nel comunicare i risultati trimestrali, infatti, il numero uno mondiale dei semiconduttori ha dato al mercato segnali contrastanti. Se da una parte ha battuto le stime sia sugli utili che sulle vendite, dall’altra ha tagliato le previsioni sulla spesa in conto capitale e ha avvertito che il fatturato del primo trimestre potrebbe rivelarsi inferiore alle attese, a causa del rallentamento stagionale.

L’annuncio di una riduzione della spesa in conto capitale ha gettato un’ombra sulla ripresa dell’hi-tech, e ha innescato subito le vendite sul settore delle infrastrutture. Applied Material (AMAT – Nasdaq) e Novellus (NVLS – Nasdaq) cedono rispettivamente oltre il 6% e oltre il 4%. L’indice SOX (SOX) perde oltre il 3,4%. La stessa Intel cede oltre l’1% (Per ulteriori notizie su INTC, vedi il riquadro piu’ in basso).

Ha contribuito a deprimere gli investitori anche l’indice dei prezzi alla produzione, che ha messo in luce le grandi difficolta’ delle aziende ad imporre i propri prezzi sul mercato. Il dato, rivelatosi invariato contro l’aumento dello 0,2% stimato, indica inoltre che i rischi di inflazione si allontanano ulteriormente, a causa del rallentamento della crescita economica, e che la deflazione e’ un pericolo sempre piu’ reale.

Tra le altre notizie negative, da segnalare le previsioni di un quarto trimestre al di sotto delle attese da parte del colosso della chimica Du Pont (DD – Nyse),
il ‘downgrade’ sul comparto delle assicurazioni vita emesso da Salomon Smith Barney e i commenti negativi di Bear Stearns sul settore networking (NWX).

Deprimono gli investitori anche le preoccupazioni di un conflitto con l’Iraq. Il prezzo del petrolio e’ tornato a salire nonostante l’aumento della produzione annunciato dall’OPEC.

SUL FRONTE DEGLI UTILI

Al di sopra delle aspettative le trimestrali di Bank of America (BAC – Nyse) e del colosso del finanziamento mutui Fannie Mae (FNM – Nyse). Entrambi i titoli tuttavia cedono terreno.

Dopo la chiusura delle contrattazioni saranno annunciati gli utili del produttore di pc Apple (AAPL – Nasdaq), che in mattinata aveva ricevuto una nota negativa da Morgan Stanley. Secondo il broker, il reddito non derivante dalle operazioni ”core” calera’ drasticamente nel 2003.

Previsti in serata anche i risultati di Yahoo! (YHOO – Nasdaq). L’attesa e’ positiva, anche sulla scia di un articolo incoraggiante del Wall Street Journal. Secondo il quotidiano, il colosso Internet sta attraversando una fase di ripresa delle attivita’ alla quale le rivali devono ancora assistere.

IL PROTAGONISTA DI OGGI: INTEL

I commenti degli operatori sulle indicazioni fornite da Intel riflettono largamente la cautela espressa dal colosso dei chip.

Bear Stearns ha tagliato le previsioni sugli utili del 2003, a causa di un incremento nel livello delle tasse ed al passaggio al metodo contabile GAAP (General Accepted Accounting Principles). Ridotto anche il price target. Sul titolo la banca ha comunque confermato il rating ‘outperform’, grazie al buon livello della domanda nel breve termine, pur sottolineando il rischio di una debole domanda del mercato finale.

Morgan Stanley ha dichiarato che le previsioni sulla spesa in conto capitale si sono rivelate una delusione e peseranno senza dubbio sul mercato.

Merrill Lynch ha ribadito il rating “sell” su Intel e ha ridotto le stime sugli utili 2003. “Riteniamo che Intel debba ancora assistere ad una vera ripresa della domanda”, ha dichiarato l’analista Joseph Osha.

SG Cowen e JP Morgan hanno espresso cautela sul gruppo. J.P. Morgan ha affermato che Intel “viene trattata a 4,4 volte il livello di vendite atteso per il 2003, al di sopra del punto medio del range di 2-6 precedente alla bolla speculativa. Dal momento che quel range si era costituito in un periodo in cui il mercato finale di Intel cresceva al 20% – ha affermato la banca – noi riteniamo che ora il giusto livello sia rappresentato dalla parte inferiore dell’intervallo, considerando il rallentamento della crescita nel mercato finale, cioe’ a 2,5-3,0 volte le vendite del 2003, con un prezzo del titolo a $11,00”.

SG Cowen, ha dichiarato di vedere poche possibilita’ di rialzi del titolo, sottolineando che “la crescita e i rendimenti sono al di sotto dei livelli storici, mentre le valutazioni sono gia’ al di sopra di tali livelli”.

Positiva invece la chiave di lettura di CIBC World Markets. Il broker ha alzato il rating sulla societa’ da “underperformer” a “sector performer”. “A questo punto le possibilita’ di rialzi del titolo superano quelle di ribassi, considerando il rapporto tra fondamentali dell’azienda e prezzo delle azioni”, ha dichiarato la banca in una nota ai clienti. CIBC ha anche alzato le previsioni sugli utili e sul fatturato del 2003, grazie all’incremento dei margini atteso.

“I titoli delle infrastrutture di chip non sembrano avviati a un grande anno”, ha sentenziato Stephen Dowds, gestore di fondi per Dryden Capital Management, divisione di Prudential Bache.

SUL FRONTE MACROECONOMICO

Oltre ai prezzi alla produzione, prima dell’apertura erano state comunicate le scorte di magazzino di novembre. Il dato ha registrato un incremento dello 0,2%, superiore alle stime degli analisti (+0,1%). Si tratta della settima crescita consecutiva su base mensile.

Attesa tra gli investitori per il Beige Book, la relazione della Federal Reserve sullo stato della congiuntura americana. Il report e’ previsto per le 14:00 ora di New York (le 20:00 italiane).

LE ALTRE NOTIZIE SOCIETARIE

In controtendenza con le perdite dei listini e del settore biotech in particolare, da segnalare i guadagni di Genzyme (GENZ – Nasdaq) dopo l’upgrade di Bear Stearns sul titolo da ‘underperform’ a ‘peer perform’. Alla base del nuovo gudizio, le migliori prospettive sugli utili del 2003.

Performance in leggero ribasso per il colosso dei macchinari industriali Caterpillar (CAT – Nyse), nonostante la Credit Suisse si sia detta convinta che il gruppo potrebbe alzare le stime sui risultati.

Guadagna terreno il comparto dell’oro (XAU), che beneficia anche della nota positiva di UBS Warburg. Il broker ha alzato le previsioni sul settore, sottolineando che il rapporto favorevole tra domanda e offerta, la debolezza del dollaro e le incertezze geopolitiche saranno fattori di traino per la crescita del metallo giallo. Le stime sul prezzo dell’oro per il 2003 passano da $320 a $353 l’oncia, quelle per il 2004 da $333 a $356.

Non e’ stata accolta positivamente dagli investitori la notizia che il colosso del software Microsoft (MSFT – Nasdaq) rivelera’ i codici sorgente di Windows ai governi e alle organizzazioni internazionali.

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