Società

Wall Street ingessata malgrado i dati macro positivi

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New York – E’ un avvio di seduta incerto quello che caratterizza l’ultima giornata della settimana. A spingere in progresso il mercato in un primo momento erano state le prospettive di crescita economica, aumentate dopo gli ultimi dati sul pil delle piu’ importanti economie dell’are euro. Si riscatta a questo proposito la moneta unica, mentre l’indebolimento del dollaro favorisce petrolio e metalli preziosi.

Gli investitori in Usa e Vecchio Continente guardano con poca convinzione ad alcuni dati economici positivi, come quelli relativi al Pil tedesco , che ha messo a segno una crescita dell’economia del 4,9% su base annua; confortanti anche i numeri della Francia, dove il Pil ha messo a segno un aumento dell’1% su base trimestrale: si è trattato del dato migliore dal 2006.

Negli Stati Uniti dopo essere cresciuti dello 0,5% in marzo, i prezzi al consumo sono decelerati in aprile. L’indice CPI e’ salito dello 0,4% come previsto, restando sotto i livelli ideali prefissati dalla Fed. Non sorprende che energia e cibo abbiano sostenuto i prezzi. I listini azionari americani hanno esteso i guadagni dopo la pubblicazione di tali cifre per poi bruciare tutti i rialzi.

A diffondere i dati sul Pil è stata poi anche la Spagna, che ha assistito a una crescita dello 0,3%. Deludente, invece, soprattutto se paragonato agli altri dati, il Pil italiano che su base trimestrale ha fatto appena +0,1%, peggio della Spagna. Come se non bastasse, la Commissione europea ha tagliato le stime sulla crescita dell’economia italiana relative al 2011 e al 2012.

I dati sul Portogallo, entrato tecnicamente in recessione, hanno confermato poi il quadro di un’Europa a due velocità. Nel complesso, la Commissione europea ha dichiarato che nell’Euro-17 nel primo trimestre la crescita del Pil è stata pari allo 0,8% su base trimestrale e del 2,5% su base annua. L’Europa ha migliorato anche le stime di crescita per il 2011 e il 2012.

Sul fronte valutario l’euro ha riagguantato la soglia a quota $1,43, guardando soprattutto ai dati del Pil francese e tedesco, ma poi è tornato a scendere al di sotto della soglia.

Anche le quotazioni del greggio hanno guardato alla crescita dei Pil tedesco e francese, e gli investitori hanno scommesso così di nuovo sul rafforzamento della domanda di petrolio. In ambito macro negli Stati Uniti sono attesi ora i dati sulla fiducia dei consumatori. Su quest’ultimo fronte gli analisti si aspettano un rialzo in aprile.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna giugno guadagnano lo 0,81% a $99,77 il barile. I contratti con scadenza giugno sull’oro sono in rialzo dello 0,12% a $1.508,6 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in rialzo dello 0,3% a $1,4288. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,22%, in contrazione di 0,3 punti base.