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WALL STREET: INDICI USA POSITIVI, CALA IL PETROLIO

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Gli indici azionari americani hanno chiuso la seduta in leggero rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.36% a 10458, l’S&P500 lo 0.45% a 1181, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.41% a 1999.

Dopo la chiusura positiva di lunedi’, i listini americani oggi hanno esteso i guadagni spinti soprattutto dal calo del petrolio e dai commenti incoraggianti di Alan Greenspan sull’economia Usa.

A diffondere il buonumore, fin dalla mattinata, e’ stata la flessione del petrolio, tornato a scendere dopo aver raggiunto il nuovo record di $58.28 al barile nella seduta di ieri. La possibilita’ di un nuovo aumento della produzione da parte dell’Opec e le attese per un incremento delle scorte (in calendario mercoledi’) oggi hanno tenuto il prezzo del greggio sotto pressione. Il contratto future con scadenza maggio ha terminato la giornata a $56.04 al barile, in ribasso di 97 centesimi.

Positivo il contributo di Alan Greenspan. Nel corso di un intervento sul comparto energetico, il Presidente della Fed ha dichiarato che il recente aumento dei prezzi petroliferi non avra’ un effetto negativi di lungo termine sull’economia americana. Greenspan ha pero’ espresso preoccupazioni sull’output di gas naturale, che e’ inferiore a quello necessario.

In un mercato come quello attuale, in cui l’attenzione degli operatori e’ principalmente focalizzata su petrolio, inflazione e tassi d’interesse, secondo gli esperti e’ normale che gli indici reagiscano positivamente alle flessioni del greggio. Ricordiamo che pochi giorni fa Goldman Sachs ha alzatole previsioni sul prezzo dell’oro nero a $105 al barile.

Sul fronte societario, si e’ distinto in maniera positiva il colosso farmaceutico Pfizer, che ha annunciato previsioni deludenti sui risultati del 2005, ma ha delineato un outlook molto positivo per i prossimi quattro anni. L’azienda ha previsto inoltre di accelerare il piano di buyback di $5 miliardi annunciato lo scorso ottobre e di effettuare consistenti tagli dei costi.

Rimanendo tra i componenti del Dow Jones, hanno registrato una buona performance Merck, Altria, JP Morgan e Johnson & Johnson. In rosso, invece, Hewlett-Packard, 3M ed Exxon Mobil. Seduta sulle montagne russe per General Motors: dopo l’ondata di vendite seguita al downgrade di Moody’s sul debito della societa’, il titolo ha accelerato al rialzo nell’ultima mezz’ora di scambi, chiudendo la seduta invariato.

Per quanto riguarda Morgan Stanley, di recente sotto i riflettori per importanti cambiamenti ai vertici e contestazioni interne da parte di dirigenti e azionisti, l’azienda ha dichiarato di escludere la possibilita’ di essere un obiettivo di takeover da parte di gruppi finanziari Usa. Il titolo ha ceduto oltre il 3%, colpito dal giudizio negativo di una banca d’affari e dal downgrade Moody’s, che ha rivisto l’outlook da Stable a Negative.

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Fra i titoli Internet, bene Google, che ha beneficiato di un upgrade e dei giudizi molto positivi da parte della banca d’affari Lehman Brothers.

In ambito di merger & acquisition, nuove notizie sulla vicenda MCI. Il colosso delle telecomunicazioni Verizon ha annunciato che non effettuara’ ulteriori rilanci dell’offerta qualora la societa’ optasse per la proposta della rivale Qwest.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2852, dopo essere sceso al di sotto di $1.28 in mattinata. Il future con scadenza aprile sull’oro ha chiuso in ribasso di 90 centesimi a $ 425.00 all’oncia. In leggero ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.47% dal 4.46% di lunedi’.

BORSA: NEW YORK POSITIVA, SALE CON PFIZER E NAPSTER / ANSA

(ANSA) – NEW YORK, 5 APR – Indici di Borsa statunitense in ripresa, in una giornata caratterizzata anche oggi dall’assenza di dati congiunturali, con l’indice Dow Jones in rialzo dello 0,36% a 10.458,46 punti. Bene anche il Nasdaq (+0,41% a 1.999,32 punti) e lo Standard & Poor’s 500 (+0,45% a 1.181,39 punti).

Spicca in ogni caso la performance positiva di Napster, il servizio di musica online che guadagna il 9,24% a 6,74 dollari,dopo che nel quarto trimestre i ricavi sono stati preannunciati a quota 16,5-17,5 milioni di dollari, nettamente oltre la stima precedente di circa 15 milioni. Oltre a questo, Napster nei primi tre mesi dell’anno in corso ha registrato 143mila abbonati in più, portando il totale a 410mila.

Si comporta bene in Borsa anche Pfizer, leader mondiale nel comparto farmaceutico, che sale del 3,74% a 26,90 dollari,grazie al taglio dei costi pianificato dell’ordine di 4 miliardi di dollari, ben oltre le valutazioni degli analisti. Sulla scia di Pfizer in progresso in questo stesso comparto la quotazione di Merck (+1,66% a 33,04 dollari) e di Abbott Laboratories (+2,21% a 47,2 dollari). Fra i tecnologici, in gran spolvero Google, che sale dell’1,77% a 188,57 dollari, dopo che Lehman Brothers ha migliorato il giudizio sul primo motore di ricerca Internet al mondo, al livello di ‘overweight’, cioé sovrapesare, dal precedente ‘equal-weight’ (cioé correttamente valutato). L’ analista Douglas Anmuth ritiene infatti che le vendite di Google nel 2005 dovrebbero essere superiori al previsto.

Poco mosse General Motors (-0,3% a 29,04 dollari) e Ford (+0,09% a 11,10 dollari). Moody’s ha tagliato il rating di GM a Baa3, appena un gradino sopra il cosiddetto non-investment grade, e ha preannunciato la possibilità di un taglio del giudizio su Ford. Fra i finanziari, in sofferenza Morgan Stanley, che lascia sul terreno il 3,17% a 56,45, in quanto in questo caso la stessa Lehman Brothers ha tagliato la valutazione sul titolo al livello di ‘underweight’, cioé sottopesare, dalla precedente ‘equal- weight’.

La revisione del giudizio è da mettere fra l’ altro in relazione all’ eventualità di uno spin-off, cioé in pratica di uno scorporo, delle attività nelle carte di credito facenti capo attualmente alla consociata Discover, un’operazione che secondo Lehman Brothers non apporterebbe valore al Gruppo. Nel comparto commerciale, la quotazione di Safeway, uno dei colossi della grande distribuzione, sale del 3,97% a 19,39 dollari per effetto del dato positivo relativo all’ andamento delle vendite, cresciute del 3,2% nel primo trimestre fiscale.

Cede Aig (-0,56% a 53 dollari), mentre proseguono le indagini sulle transazioni controverse; e nel comparto delle tlc, Mci scivola dello 0,28% a 25,01 dollari, in attesa che decida (cosa che potrebbe avvenire nelle prossime ore) quale partner preferire tra Qwest (+1,05% a 3,86 dollari) e Verizon (+0,34% a 35,77 dollari).