Società

WALL STREET: INDICI USA IN ROSSO SUL CARO PETROLIO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

_______________________________________

La sessione di oggi si e’ aperta in ribasso. Morgan Stanley (MWD) ha fatto commenti non positivi circa i prossimi risultati trimestrali. Il prezzo del greggio ha superato i $53 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 84 punti a 10299 Nasdaq è in lettera di 18 punti a 1961 e l’S&P500 sta perdendo 11 punti a 1167.
Si stanno distinguendo in negativo i settori finanziari, energia, semiconduttori, linee aeree, software e trasporti.
Le letture del rapporto “put-call” sono state del 164% alle 10:00 e del 161% alle 11:00.

L’indice VIX si trova al livello di 14.79. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -1300. I volumi sul NYSE sono di 596 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso ai massimi della giornata a quota 10384. Il grafico del Dow mostra una configurazione tecnica a bandiera. Per completare tale configurazione, il mercato dovrebbe chiudere al di sopra di quota 10400 con volumi in espansione. Se cio’ si verificasse, saremmo dell’opinione che un completato ritracciamento fino ai recenti minimi sarebbe da escludere. Sarebbe invece plausibile un parziale “retest”, con minor pressione in vendita.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, con l’eccezione di CHK e AU che stanno guadagnando lo 0.5% circa, il resto delle nostre posizioni si trova in ribasso: YHOO –1.2%, USNA –0.8%, MERQ –1.4% e KLIC –2.4%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER

DA QUI ALLA CHIUSURA:

Oggi, tutti gli occhi sono puntati su Cisco Systems (CSCO) che questa sera dopo la chiusura pubblichera’ i risultati trimestrali.

POSIZIONI RIALZISTE:

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $34.17; PERF –9.24%)

THQI (APERTA IL 25/2 A $27.10; CHIUSA IL 5/5 A $27.25; PERF +0.55%)

CHK (APERTA IL 17/3 A $22.35; ATTUALE $20.71; PERF –7.34%)

USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; ATTUALE $42.75; PERF –5.0%)

MERQ (APERTA IL 24/3 A $46.55; ATTUALE $41.39; PERF –11.08%)

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $32.52; PERF –7.40%)

KLIC (APERTA IL 5/5 A $5.22; ATTUALE $5.17; PERF –0.96%)

BORSA: WALL STREET SOFFRE CARO-GREGGIO, DELTA IN CADUTA/ANSA

Wall Street procede negativa a causa del proseguire della corsa del petrolio. Oggi le quotazioni hanno infatti allungato ulteriormente il passo dopo i consistenti rialzi, sopra il 2%, di ieri e e si sono riportate sui 53 dollari a barile.

Tra i principali indici della piazza Usa soffre in particolare lo S&P 500 appesantito dal tonfo di Delta Airlines che cede oltre il 9%, a 3 dollari. Il vettore aereo ha reso noto che potrebbe non avere liquidità sufficiente per andare avanti nell’anno in quanto sopraffatto da “significative sfide” quali il caro-carburante e i tagli delle tariffe.

Tra le protagoniste negative di giornata si ritagliano spazio anche Priceline.com e Fossil. La prima, dedicata alla vendita di biglietti a basso prezzo su internet, scende di 3,30 dollari, a 23,34 dollari, dopo aver diffuso stime relative alle vendite del secondo trimestre inferiori alle attese degli analisti; la seconda, produttrice di orologi sotto l’omonimo marcio, oltre a quello Relic, perde 3,94 dollari, a 20,73 dollari, dopo aver tagliato le stime sugli utili 2005 a causa della frenata delle vendite sul mercato europeo.

In calo anche la big farmaceutica Bristol-Myers Squibb, che scivola di 42 cents, a 25,52 dollari, dopo aver detto che gli utili del primo trimestre risultano inferiori rispetto alla precedente comunicazione in quanto sono stati fatti accantonamenti per 110 milioni di dollari.

Scivolone anche per la società specializzata nei software di riconoscimento-voce ScanSoft che sconta l’annuncio dell’acquisto per 221 milioni di dollari in azioni e cash della rivale Nuance. Quest’ultima balza invece del 54%, a 4,78 dollari.

In controtendenza Motorola e Dynegy che beneficiano di un upgrading da parte degli analisti. Il secondo produttore mondiale di cellulari avanza di 18 cents, a 15,95 dollari, mentre il colosso energetico sale di 12 cents, a 4,36 dollari. Non sorride invece l’altro big del settore Duke Energy, che sconta un dowgrading – in seguito all’acquisto annunciato ieri di Cinergy per 9,1 miliardi di dollari in azioni – e lascia sul terreno 90 cents, a 27,92 dollari.

Quando sono trascorse circa due ore dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones cede lo 0,63% (10.318,74 punti), lo S&P 500 perde lo 0,74% (1.170,07) e il Nasdaq scivola dello 0,69% (1.965,92).