Dopo la chiusura fiacca di ieri il Dow si rifa’ subito con un bel balzo di 60 punti circa, allungando i guadagni di dicembre, seppur tra volumi molto sottili. In testa all’indice delle blue chip si piazza la coppia formata dalle banche JP Morgan (+2,6%), Bank of America (+2,85%), subito davanti ad American Express (+1,72%), mentre 3M (-0,9%) e Merck (-0,85%) hanno ceduto quota.
Il paniere allargato ha rotto i livelli di 1.250, ritornando nell’area di scambio precedente al crack di Lehman. L’indice di Volatilita’, considerato una misura attendibile del grado di paura che aleggia sui mercati, e’ sceso sotto quota 17.
Tra i settori piu’ richiesti finanziari, materiali di base ed energia, favoriti questi ultimi dal rally dei prezzi delle materie prime. Male invece il gruppo di assistenza medica e i grandi magazzini al consumo.
Un aiuto lo offrono il dissiparsi delle tensioni nella penisola coreana e la promessa di prestiti ai paesi periferici dell’area euro da parte della Cina. Anche una serie di trimestrali positive in Usa ha contribuito indubbiamente a tenere alto il morale degli investitori. I volumi bassi fanno temere pero’ un ritorno di sbalzi di prezzo dopo una delle settimane piu’ tranquille sotto questo punto di vista dal 2000. Intanto il rame si e’ portato sui massimi di due anni favorito dai dati sulle importazioni pubblicati in Cina.
Il mercato ha intenzione di finire l’anno in bellezza nonostante le tensioni geopolitiche e le preoccupazioni di un contagio della crisi del debito sovrano europeo. Il Dow e’ circa il rialzo del 4,3% a dicembre e del 10,1% da inizio 2010. Nell’ultimo mese dell’anno l’S&P 500 ha finora accumulato guadagni del 5,6%, mentre dal primo gennaio e’ in progresso dell’11,8%. Quanto al Nasdaq i rialzi sono del 6,1% a dicembre e del 16,8% nel 2010.
In ambito di trimestrali, in una giornata priva di appuntamenti macro di rilievo, si mette in mostra Adobe Systems e una serie di societa’ di vendite al dettaglio che mostrano una certa solidita’ sia sul fronte del fatturato che degli utili. L’azienda di software per computer ha registrato un utile migliore delle previsioni. Anche PayChex e Jabil hanno archiviato un trimestre piu’ positivo delle attese. Un discorso a parte merita Darden Restaurants: la catena di ristoranti ha emesso una guidance deludente. Cintas, Red Hat e Nike riporteranno i conti dopo la chiusura.
Quanto alle altre notizie societarie, l’annuncio del giorno arriva da TD Bank, con l’istituto canadese, il secondo maggiore del paese, che ha annunciato l’acquisto di Chrysler Financial per $6,3 miliardi.
Buone nuove anche dalla Cina, con il vice primo ministro Wang Qishan ha detto che Pechino e’ pronta ad aiutare con linee di credito l’Europa a risollevarsi dalla crisi del debito svorano dei paesi periferici. La notizia ha dato una bella spinta all’euro, che inizialmente aveva pagato l’avvertimento di Moody’s. L’agenzia ha avvisato che potrebbe declassare il rating sul credito portoghese.
Ieri dopo che la Corea del Sud aveva avviato delle esercitazioni balistiche in un’area contesa nonostante le minacce di guerra della Corea del Nord, il Comando supremo delle forze armate di Pyongyang ha affermato di “aver deciso che non vale la pena reagire a provocazioni militari uno-contro-uno”.
Le piazze finanziarie europee hanno chiuso la seduta in buon rialzo, con lo Sotoxx 50 che ha guadagnato l’1,19% a 2.873,07 punti, l’Ftse 100 londinese lo 0,9% a 5.944,90 punti, il Cac 40 francese lo 0,94% in area 3.921,69, il Dax tedesco lo 0,72% a 7.069,15 punti e Piazza Affari l’1,62% a quota 20.704,30. Per Madrid balzo di oltre il 2%.
Sugli altri mercati, i contratti sul petrolio con scadenza febbraio hanno guadagnato lo 0,45% a quota $89,82 il barile. I futures sull’oro con consegna analoga hanno guadagnato lo 0,19% in area 1.388,80. Il rame tocca un nuovo picco storico, forte di un rialzo dell’1,66% a $4,28 la libra. Sul fronte valutario l’euro ha finito per cedere terreno in una seduta altalenante: nel tardo pomeriggio americano il prezzo e’ di 1,3096 (-0,25%). Quanto ai Treasury, prezzi del decennale in rialzo, con il rendimento che lascia sul campo 2,3 punti base a 3,326%.