Gli indici americani hanno chiuso in lieve rialzo una seduta che si e’ distinta per l’alta volatilita’, appesantiti dal recupero finale del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.23% a 10.443, l’S&P500 lo 0.03% a 1.215, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.22% a 2.121.
L’impatto del temuto uragano Rita non e’ stato cosi’ severo come si era previsto nei giorni scorsi, limitando i danni arrecati agli impianti di estrazione e raffinazione di greggio dislocati sulle coste della Louisiana e del Texas.
Sulla notizia, il contratto future sul petrolio con scadenza novembre aveva registrato in apertura un nuovo minimo di sette settimane di $62.90, per poi recuperare nella seconda parte della seduta, riportandosi ad un soffio dai $66 al barile. La performance intraday e’ di +2.5%, con un progresso di $1.63 a quota $65.82.
Gli acquisti sul comparto energetico si sono intensificati in seguito agli aggiornamenti relativi alla quantita’ giornaliera di output, da cui si e’ appreso che numerosi impianti nella zona colpita dal Rita non sono stati comunque in grado di riprendere le operazioni.
Il rally degli indici azionari, generato anche dal dato positivo sul settore immobilare, si e’ quindi attenuato nelle ultime ore di scambi. Oltre al calo dei prezzi petroliferi infatti, a contribuire al rialzo dei listini subito dopo l’apertura, era stato il solido aggiornamento dal mercato delle case.
Nel mese di agosto, le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 2% al livello di 7.29 milioni di unita’ Il dato si e’ rivelato superiore alle attese del mercato che erano in media per un valore di 7.11 milioni.
Passando alla cronaca societaria, risalta la prova di Boeing. Il colosso aerospaziale e’ avanzato di circa il 2% dopo aver risolto le polemiche con i macchinisti che avevano appena iniziato uno sciopero. Male invece Caterpillar, che risente di un downgrade emesso dalla banca d’affari Citigroup.
Tra gli altri titoli del Dow Jones, hanno registrato i maggiori rialzi Hewlett-Packard, McDonald’s ed Exxon Mobil. In netto calo, invece, Alcoa, IBM e Verizon.
Nel comparto dei semiconduttori si e’ distinto Advanced Micro Devices, in rialzo di oltre il 3.50% dopo aver ricevuto commenti positivi da un noto settimanale finanziario, secondo cui il prezzo del titolo potrebbe raddoppiare nei prossimi due anni.
Continua ad essere sotto i riflettori la societa’ di componenti per auto Delphi, oggi in perdita del 14%. A pesare sull’andamento del titolo e’ stata una nota negativa di Deutsche Bank: il giudizio degli analisti e’ che le possibilita’ di un rinnovo degli accordi con General Motors, sua principale cliente, siano molto scarse.
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Sugli altri mercati, l’euro ha leggermente recuperato terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2072. In rialzo anche l’oro, dato l’aumento dei costi energetici che ha riaperto nuove preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche. Il future con scadenza dicembre e’ avanzato di $2.30 a quota $469.50 all’oncia. In netto ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.30% dal 4.25% di venerdi’.