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WALL STREET: INDICI POSITIVI E VOLUMI SOSTENUTI

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A meta’ seduta, gli indici ritrovano la via dei rialzi. Il Dow Jones guadagna lo 0.40% a 10419 e il Nasdaq lo 0.41% a 1992.

La scadenza simultanea di future e opzioni su titoli e indici, ricorrenza nota tra gli operatori come “quadruple-witching”, rende particolarmente vivaci i volumi, che registrano i livelli piu’ elevati della settimana.

Restano sullo sfondo le preoccupazioni sul petrolio e sull’inflazione e le incertezze sulle prossime mosse della Federal Reserve in tema di politica monetaria.

I disordini in Medio Oriente e i timori di nuovi attentati terroristici e sabotaggi agli oleodotti rappresentano un pesante freno alle decisioni di investimento. Gli operatori guardano con sempre maggior apprensione al 30 giugno, data per la quale e’ previsto il passaggio del controllo sull’Iraq a un governo ad interim.

Ad aggravare le tensioni sul mercato petrolifero contribuisce poi lo sciopero indetto dai lavoratori del settore in Norvegia, il terzo Paese esportatore di greggio al mondo. Si stima che il risultato congiunto dell’interruzione delle esportazioni dal Golfo Persico a causa degli attentati di inizio settimana e dello sciopero in Norvegia sia un calo della produzione pari a 2 milioni di barili al giorno. Non si sono fatti attendere gli effetti sul prezzo del petrolio: il future con scadenza a luglio sale di 14 centesimi a $38.60.

Sul fronte societario, notizie contrastate dal settore software. Ai risultati migliori delle attese di Adobe Systems ha fatto da contro altare il fatturato deludente di Red Hat. Sul titolo della societa’ software pesa, inoltre, un downgrade da parte di First Albany. Il colosso informatico IBM ha ricevuto una nota positiva dalla banca d’affari AG Edwards

Dei trenta titoli che compongono il Dow Jones, i migliori guadagni li registrano Alcoa, sulla scia dei commenti positivi di Goldman Sachs, DuPont, Honeywell e 3M Company. Da segnalare, inoltre, il progresso di Boeing. Il colosso aerospaziale beneficia della decisione dell’ente governativo che regola il traffico aereo di negare a United Air Lines il prestito per bancarotta.

Sotto pressione, invece, Johnson&Johnson, Hewlett Packard, IBM, Home Depot e AIG. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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A livello di settore, avanzano oro, network, compagnie aeree e biotech. In rosso servizi petroliferi, immobiliare e gas naturale.

Sugli altri mercati, il dollaro e’ in calo contro le principali valute. A pesare sui cambi, il rapporto diffuso in mattinata su un allargamento del deficit americano oltre le attese a un livello record di $144.9 miliardi nel primo trimestre. Il cambio sull’euro e’ a $1.2129. Beneficia della debolezza del biglietto verde l’oro in netto pregresso di $7.50 a $396.20 all’oncia.

In flessione, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.71% contro il 4.69% della chiusura di giovedi’.