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WALL STREET: INDICI POCO MOSSI A META’ SEDUTA

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BORSA: WALL STREET INCERTA; CORRE BELLSOUTH, BENE GM /ANSA

Seduta incerta a Wall Street con gli indici poco mossi nonostante la nuova andata di acquisizioni che vede in primo piano la maxifusione nel comparto tlc tra BellSouth e AT&T, e la frenata dei prezzi petroliferi. Proprio il calo delle quotazioni del greggio, scese sotto la soglia dei 63 dollari al barile, spinge al ribasso i petroliferi con l’indice del settore energia che segna un ribasso dell’1,5% per la peggiore performance sullo S&P 500.

Ma a pesare sui listini concorre la forte crescita dei rendimenti dei bond saliti sui livelli più alti da quando la Federal Reserve ha avviato, a giugno 2004, la lunga serie di rialzi dei tassi di interesse. Il mercato si attende infatti che il prossimo 10 marzo il dato sull’andamento del mercato del lavoro a febbraio riveli una accelerazione della crescita occupazionale tale da consentire alla Federal Reserve di innalzare i tassi per almeno altre due volte consecutive.

Oggi, intanto, si è registrato un forte calo degli ordinativi alle fabbriche (-4,5% a gennaio). Un dato che non ha condizionato più di tanto il mercato considerato che il ribasso è risultato comunque inferiore alle previsioni degli economisti e che al netto dei trasporti si è registrato un rialzo dell’ 1,6%.

Quanto ai singoli titoli, corre BellSouth (+11% a 35,02 dollari per azione) dopo che AT&T ha definito l’ acquisto del terzo maggiore operatore statunitense nella telefonia mobile, per un controvalore di 67 miliardi di dollari. A sua volta, AT&T cede 43 cents a 27,56 dollari facendo da zavorra al Dow Jones. Sempre fra le tlc, salgono Qwest Communications (+36 cents a 6,95 dollari) e Alltel (+2,56 dollari a 66,88 dollari).

Tra i tecnologici, vola Research In Motion (+14% a 81,81 dollari) dopo che l’ azienda che commercializza il BlackBerry ha raggiunto un accordo con NTP che mette fine alla disputa sui diritti di licenza, accettando di pagare 612,5 milioni di dollari. In rialzo anche General Motors (+63 cents a 19,84 dollari), dopo che oggi la casa di Detroit ha ufficializzato la cessione di circa il 17% della partecipazione nella Suzuki, per un ammontare di poco meno di due miliardi di dollari. Da segnalare poi l’acquisizione da parte di Blackstone (fondo di private equity statunitense) di CarrAmerica Realty, gruppo cui fanno capo proprietà immobiliari ad uso ufficio, per un controvalore di 5,6 miliardi di dollari. CarrAmerica sale così di 3,57 dollari a 44,65 dollari.

E ancora, Providence Equity Partners e la consociata di Goldman Sachs che opera nel private equity hanno acquisito per 3,4 miliardi di dollari Education Management, in quella che rappresenta la maggiore operazione di buyout nel comparto scolastico ‘profit’ negli Stati Uniti. Education Management segna un rialzo di 4,77 dollari a 41,75 dollari.

Attorno alle 18,40, ora italiana, il Dow Jones segna -0,10% a 11.010,48 punti; il Nasdaq composite è fermo a 1.284,36 punti e lo S&P 500 cede lo 0,22% a 1.284,36 punti.