A meta’ seduta gli indici azionari americani estendono le perdite, condizionati dai dati deludenti di settembre sul mercato del lavoro. Il Dow Jones cede lo 0.29% a 10096, l’S&P500 lo 0.34% a 1126 e il Nasdaq lo 0.75% a 1934.
Per un commento operativo su indici, settori e titoli, vedi
l’aggiornamento
di meta’ sessione, curato da Marco
Bonelli.
Il clima ottimistico delle prime ore della mattinata, favorito dal calo del petrolio e da alcune notizie positive sugli utili, e’ stato bruscamente mutato dagli ultimi numeri sull’occupazione. Nel mese di settembre i posti di lavoro creati dall’economia Usa sono stati solo 96.000.
Gli economisti si aspettavano in media un aumento di 150.000 unita’. Ma le stime che circolavano in numerosi ambienti di Wall Street erano anche di molto superiori a quest’ultimo valore. Il mercato del lavoro, quindi, si conferma l’anello debole della ripresa americana.
La crescita del Prodotto Interno Lordo e della produttività stentano a manifestarsi compiutamente nella creazione di occupazione. Da sottolineare che il dato di oggi e’ l’ultimo prima delle elezioni presidenziali Usa.
Sempre dal fronte macroeconomico, alle 16:00 ora italiana e’ stato pubblicato il dato sulle scorte di magazzino. Nel mese di agosto l’indicatore ha registrato un incremento dello 0.9%. Le attese degli analisti erano di un +0.8%.
Nel frattempo continua a catturare l’attenzione degli operatori il petrolio. Il prezzo del greggio nel corso dell’intraday e’ sceso a $52.15, in ribasso di 52 centesimi. Giovedi’ le quotazioni si erano spinte a un nuovo massimo storico a quota $53, sostenute dalle preoccupazioni per i livelli delle scorte e la situazione in Nigeria. Al momento il future con scadenza novembre perde 12 centesimi a $52.55 al barile.
Tra gli spunti positivi, sono incoraggianti le cifre giunte dal fronte degli utili, che questa settimana iniziano ad entrare nel vivo della stagione. La conglomerata industriale General Electric ha riportato risultati in linea con le stime degli analisti. Sostanzialmente positive, inoltre, le cifre di bilancio di Alcoa, la prima societa’ al mondo nel settore dell’alluminio. I due titoli sono tuttavia in calo.
Tra le societa’ tecnologiche, il colosso telecom AT&T ha annunciato un piano di ristrutturazione in cui prevede di tagliare 7.000 posti di lavoro e di ridurre asset per $11.4 miliardi.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori rialzi li registrano Alcoa, Walt Dinsey e Pfizer. Guidano invece la classifica dei ribassi Hewlett-Packard, Intel, Verizon e Merck&Co. Vedi decine di azioni segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 12 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER
Sugli altri mercati, la delusione per il rapporto sull’occupazione pesa sul dollaro, che perde terreno nei confronti dell’euro. Il cambio tra le due valute e ‘ di $1.2414. Beneficia della debolezza della valuta americana l’oro che guadagna $4.80 a $422.30 ll’oncia. Ricordiamo che nel corso dell’intraday il future con scadenza dicembre si e’ spinto ai massimi di 6 mesi a $426.00.
Sono in netto rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.14% contro il 4.24% della chiusura di giovedi’.