La borsa statunitense sta cercando oggi di portare a casa un sia pur striminzito rialzo, favorito sopratutto dalla eccellente performance di Hewlett-Packard (con il titolo che vola, +10% dopo la trimestrale) e dal calo del prezzo del petrolio, mentre si acuiscono le preoccupazioni legate all’ inflazione, alla luce del balzo odierno dei prezzi alla produzione.
La seduta è all’ insegna appunto di HP, che guadagna 2,45 dollari a 26,15 dollari, dopo aver registrato nel secondo trimestre un utile netto di 36 centesimi per azione, ben oltre i 31 cent ipotizzati dagli analisti. Anche per il trimestre in corso le stime del gigante dell’ informatica sono positive, in particolare i profitti per azione dovrebbero attestarsi su 44-47 centesimi contro i 43 accreditati dagli analisti di Thomson Financial.
Ad andar bene oggi è inoltre il comparto dei semiconduttori, in questo caso sostenuto da Applied Materials, che sale del 5,3% a 18,08 dollari anche in questo caso per effetto della trimestrale che ha evidenziato un utile per azione di 15 cents, superiore alle previsioni. Sulla scia di Applied, Novellus Systems avanza di 91 cents, a 27,35 dollari, mentre Teradyne è in progresso di 65 cents, a 15,74 dollari.
Più in generale sono in ogni caso le trimestrali fin qui comunicate a dare ossigeno al mercato borsistico, che peraltro non riesce per vari motivi a scrollarsi di dosso un generale stato di apatia. La crescita dei profitti è stata mediamente del 13,7% contro il +6,6% indicato a suo tempo dagli analisti. Negli altri comparti, in volo Nordstrom (grande distribuzione), che sale del 9,7% a 34,13 dollari dopo aver aumentato le previsioni di utile 2005 a 1,8/1,9 dollari per azione, rispetto a 1,75 dollari precedenti.
Nel comparto automobilistico, bene Visteon (componenti) che avanza di 49 cents, a 10,43 dollari, come conseguenza delle valutazioni espresse da un analista di Prudential Equity Group che ha migliorato il rating sul titolo al livello di ‘overweight’, cioé sovrappesare. Di tutto rilievo, fra i titoli minori, il balzo di Blue Coat Systems, che guadagna 6,54 dollari, a 36,78 dollari.
L’ azienda produce software per combattere i virus informatici ed ha preannunciato per il secondo trimestre fiscale un utile di 25-30 cents per azione, oltre le previsioni degli analisti. Fra i titoli in ribasso, Boston Scientific perde 40 cents, a 27,63 dollari, risentendo del fatto che secondo alcuni studi uno ‘stent’ prodotto da Johnson & Johnson darebbe risultati migliori rispetto ad un dispositivo analogo messo a punto dall’ azienda.
Male anche Abercrombie & Fitch, la catena di abbigliamento casual che arretra di 3,69 dollari (a 57,54) in quanto l’ utile trimestrale per azione di 63 cents è stato inferiore alle attese. Quanto ai dati macroeconomici, i prezzi alla produzione sono aumentati dell’ 1,0% (+0,4% al netto di alimentari e petrolio), in misura doppia rispetto alle previsioni, con questo ulteriormente dando corpo ad una prospettiva di rialzo dei tassi di mercato, che ovviamente non può essere gradita dalla Borsa.
Infine il petrolio, che dopo un’ apertura in oscillazione ha imboccato una volta tanto la via del ribasso, scendendo a New York sotto i 65 dollari.
Attorno alle 18.35 ora italiana l’ indice Dow Jones guadagna lo 0,58% a 10.574,83 punti, il Nasdaq composite lo 0,64% a 2.150,8 e lo S&P 500 lo 0,41% a 1.224,3.