Dopo un’apertura in lieve ribasso, gli indici azionari Usa sono riusciti ad invertire la rotta nel corso della mattinata e a portarsi in territorio positivo.
A sostenere i listini, secondo alcuni operatori, sono intervenuti i program trading partiti dalle sale operative, cioe’ ordini di acquisto computerizzati che sono scattati a livelli di prezzo particolarmente sacrificati dei titoli azionari.
Sembra poi essere rientrato l’allarme terrorismo, diffusosi dopo il ritrovamento di una polvere bianca in un centro di distribuzione postale di Washington.
L’umore del mercato, tuttavia, resta ancora cauto, ma le notizie che arrivano dal fronte societario si stanno rivelando tutt’altro che deludenti. A tenere a freno gli acquisti, a questo punto, sono principalmente i dubbi sulla sostenibilita’ della crescita dei profitti.
Le buone notizie sugli utili oggi sono arrivate in particolare dalle società della difesa Lockheed Martin (LMT – Nyse), Raytheon (RTN – Nyse) e L3 Communications (LLL – Nyse), i cui profitti sono risultati migliori delle aspettative degli analisti.
Buone anche le trimestrali delle case farmaceutiche Eli Lilly e Pfizer (PFE – Nyse), ma e’ molto pesante la reazione degli operatori ai conti deludenti di Forest Laboratories (FRX – Nyse).
Hanno poi contribuito a sostenere gli indici la performance del comparto assicurativo e alcuni rumor su possibili offerte di acquisizioni. Stando alle indiscrezioni, le società al centro delle operazioni di takeover sarebbero IBM (IBM – Nyse) e Usa Interactive (USAI – Nasdaq).
In una giornata priva di dati macroeconomici e segnata dalla debolezza del dollaro nei confronti dell’euro ($1,0963 alle 12:40 a New York dopo aver raggiunto quota $1,10) a tenere banco nelle sale di trading sono anche le notizie sullo stato di salute di Alan Greenspan: il governatore della Federal Reserve, infatti, oggi sara’ operato d’urgenza per problemi alla prostata.
Nel frattempo il Presidente Bush in un settimanale americano ha dichiarato di essere favorevole ad una riconferma di Greenspan alla guida della Fed.