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WALL STREET: INDICI IN PROGRESSO, PAUSA DELLA FED?

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Avvio positivo per gli indici americani che fanno tesoro degli ultimi dati macro, che smorzano i timori su futuri rialzi dei tassi d’interesse, e delle ultime trimestrali aziendali. Il Dow Jones e’ in rialzo dello 0.51% a 11266, l’S&P500 dello 0.39% a 1308, il Nasdaq avanza dello 0.46% a 2322. Ad offrire supporto ai listini e’ anche il ritracciamento dei prezzi energetici.

Nel mese di febbraio, l’attesissimo dato sui prezzi al consumo e’ risultato in aumento di un modesto 0.1%, rispettando le attese degli analisti, in netto calo rispetto al mese precedente in cui era cresciuto dello 0.7%. La novita’ e’ rappresentata dall’aumento, inferiore alle attese, della versione “core” (depurata dei fattori piu’ volatili come energia e alimenti), avanzata dello 0.1% contro le stime di +0.2%.

Il dato ha cosi’ affievolito le paure che la Federal Reserve si possa spingere, nella politica monetaria adottata da quasi due anni, ad un livello che possa danneggiare gli investimenti aziendali e la spesa dei consumatori, e quindi il sistema economico.

Si rafforzano, cosi’, le speranze di uno stop al ciclo rialzista sul costo del denaro, che al momento e’ al 4.5%.

Dagli altri dati in calendario e’ emerso un rallentamento del settore immobiliare (i nuovi cantieri edili a febbraio sono scesi del 7.1%) ed un lieve aumento delle nuove richieste per sussidi di disoccupazione, salite di 5 mila unita’ a quota 309 mila.

Per la cronaca societaria, ancora sotto i riflettori il comparto bancario/finanziario. Dopo le ottime trimestrali di Goldman Sachs e Lehman Brothers, in mattinata sono arrivati i numeri superiori alle attese di Bear Stearns, con utili cresciuti del 36.6%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e ricavi in aumento del 18.9%.

In calo il titolo della casa automobilistica Ford Motor, penalizzato dal downgrade emesso dagli analisti di JP Morgan a Underweight. Le azioni F sono in ribasso di oltre l’1%.

Nel comparto energetico, in calo il greggio, dopo che il dato sulle scorte, rilasciato ieri, ha confermato il quinto rialzo consecutivo delle riserve di petrolio, ai livelli massimi di quasi sette anni. Al momento i contratti futures con scadenza aprile cedono 32 centesimi a quota $61.85 al barile.

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Sugli altri mercati, in lieve flessione l’oro. Al momento il futures con scadenza aprile e’ in ribasso di $1.40 a $553.00 all’oncia. Sul valutario, l’euro guadagna terreno nei confronti del dollaro a quota $1.2154. In progresso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.70% dal 4.73% di mercoledi’.