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WALL STREET: INDICI IN CALO, MA CONTENGONO PERDITE

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Dow e Nasdaq sono in territorio negativo ma contengono le perdite registrate all’avvio. Il mercato inizia a digerire utili e “warning”.

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Gli indici sembrano intenzionati a recuperare terreno dopo le flessioni seguite alla desluzione del mercato per i bilanci e nuovi allarmi utili.

“Gli investitori speravano che le societa’, specialmente quelle tecnologiche, dicessero qualcosa di positivo per il terzo trimestre, ma non e’ stato cosi'”, ha dichiarato Mark Bronzo, di Groupama Asset Management.

“Siamo nel pieno della stagione degli utili, e qualunque direzione prendera’ il mercato, dipende dalla pioggia di utili che sta cadendo”, ha affermato Doug Cliggott, chief investment strategist di J.P. Morgan Securities Inc.

Incidono sul mercato gli utili di Microsoft (MSFT – Nasdaq), che giovedi’, dopo la chiusura dei mercati, ha riportato un utile netto di $66 milioni, pari a 1 centesimo per azione, contro i $2,41 miliardi, o 44 per azione, avuti nello stesso periodo del 2000.

Il dato e’ in linea con quanto annunciato dalla societa’ la settimana scorsa.

Il fatturato e’ stato di $6,58 miliardi, in rialzo rispetto ai $5,80 miliardi avuti nello stesso periodo dello scorso anno. La societa’ si attendeva per il secondo trimestre vendite tra tra $6,5 miliardi e $6,6 miliardi.

La societa’ di Bill Gates ha inoltre fatto sapere che gli utili relativi al terzo trimestre dell’anno, il suo primo fiscale, saranno inferiori al previsto. Gli utili per azione dovrebbero attestarsi tra 39 e 40 centesimi, mentre il fatturato sara’ tra i $6 miliardi e i $6,2 miliardi.

Gli analisti di Wall Street si attendevano per il terzo trimestre un utile di 45 centesimi per azione (consensus First Call/Thomson Financial).

Il listino industriale e’ frenato da Gateway (GTW – Nyse), che ha lanciato un “profit warning” dopo aver diffuso deludenti risultati relativi al secondo trimestre dell’anno.

Nortel Networks (NT – Nyse), societa’ che produce infrastrutture per telecomunicazioni, ha registrato una perdita nel secondo trimestre di $19,4 miliardi, o $6,08 per azione, contro un utile di $745 milioni, o 26 centesimi per azione di un anno fa.

Circa due terzi della perdita sono imputabili a una svalutazione delle attivita’ immateriali, legate a numerose acquisizioni che la societa’ aveva fatto nel momento di boom del mercato azionario.

Il risultato e’ tuttavia in linea con le aspettative della societa’, riviste precedentemente al ribasso, ed e’ anche in linea con le stime degli analisti consultati da Zacks Financial Research che in media prevedevano una perdita di 47 centesimi per azione.

Le vendite della gestione ordinaria sono state di $4,61 miliardi, in deciso calo rispetto ai $7,21 miliardi dell’anno passato.

Il tabellone eletronico e’ influenzato negativamente anche da Vitesse Semiconductor (VTSS – Nasdaq), che ha pubblicato una perdita di $69,6 milioni lamentando cancellazioni negli ordini e un calo nella domanda per l’elettronica.

Piu’ incoraggiante eBay (EBAY – Nasdaq), il servizio di aste online, che ha riportato per il secondo trimestre dell’anno un utile di $24,6 milioni, o 9 centesimi per azione.

Su base pro-forma il gruppo ha pubblicato un utile di $33,5 milioni, o 12 centesimi per azione, registrando un incremento del 235% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso anno.

Positivo anche Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) ha riportato per il secondo trimestre dell’anno, il suo quarto fiscale, una perdita netta di $88 milioni, o $0,03 per azione rispetto all’utile di $720 milioni, o $0,23 per azione nello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile pro-forma e’ stato di $134 milioni, pari a 4 centesimi per azione, superando di un centesimo le stime del mercato (consensus First Call/Thomson Financial).

Nello stesso periodo del 2000, il gruppo ha registrato un utile di $659,5 milioni, o 21 centesimi per azione.

Al di fuori del settore high tech ha riportato la trimestrale DaimlerChrysler (DCX – Nyse), la quinta casa automobilistica al mondo.

Il gruppo ha riportato per il secondo trimestre dell’anno un utile netto di €700 milioni, in calo del 59% rispetto ai €1,7 miliardi registrati nello stesso periodo del 2000

Il colosso chimico e farmaceutico Merck (MRK – Nyse), una delle trenta blue chip del Dow Jones, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di $1,8 miliardi, pari a 78 centesimi per azione, in leggero rialzo rispetto a $1,7 miliardi, o 73 centesimi per azione, avuti nello stesso periodo del 2000.