La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici contrastati. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.31% a 10.535, l’S&P500 lo 0.17%a 1.226, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.17% a 2.155. A determinare l’andamento dei listini e’ stato principalmente il dato economico rilasciato in giornata, relativo al comparto manifatturiero.
L’Institute for Supply Management ha comunicato che nel mese di settembre, l’ISM, l’indicatore che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera negli Stati Uniti e’ salito a quota 59.4 punti. Il dato si e’ rivelato superiore sia ai numeri di agosto (53.6), sia al consensus del mercato che era per un leggero calo a quota 52. L’espansione del comparto ha intensificato negli investitori i timori di maggiori rialzi dei tassi d’interesse come soluzione al contenimento delle pressioni inflazionistiche.
Secondo Jay Suskind, direttore di trading per Ryan Beck & Co, i mercati azionari continueranno a muoversi nervosamente finche’ continueranno ad arrivare segnali inflazionistici dal fronte macro e finche’ la Fed non optera’ per una pausa della politica rialzista sui tassi a breve.
Non ha riservato sorprese, invece, il dato sul settore edile che si e’ attestato ad un livello pari a quello previsto dagli economisti. Nel mese di agosto, la spesa per le costruzioni e’ salita dello 0.4%, segnando il maggiore incremento degli ultimi tre mesi.
Mentre l’indice industriale e l’S&P500 sono apparsi deboli, il Nasdaq e’ riuscito a chiudere in rialzo, guidato dal settore dei chip. Il SOX, l’indice settoriale dei semiconduttori, e’ avanzato di quasi l’1%, dopo che la Semiconductor Industry Association (l’Associazione Industriale) ha riportato un balzo delle vendite globali ad agosto del 3.2%. Tra i componenti dell’indice si sono distinti per i migliori rialzi Micron Tech, Altera, FreeScale ed Advanced Micro.
Tra le blue chip sono avanzate General Motors, nonostante un deludente report sulle vendite di settembre, Altria, dopo aver ricevuto commenti positivi sulla divisione Philip Morris, Pfizer e McDonald’s. I maggiori ribassi sono stati realizzati da Alcoa, Honeywell, General Electric ed Exxon Mobil.
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Continuano intanto le operazioni di fusioni e acquisizioni. Nel comparto energetico, NRG Energy ha raggiunto un accordo per l’acquisto di Texas Genco LLC. L’affare ha un valore di $8.3 miliardi da pagarsi in cash e azioni. Passando al settore dei servizi, la societa’ editrice delle “Pagine Gialle”, R.H. Donnelley, ha annunciato l’acquisizione di Dex Media per $5.3 miliardi.
Sugli altri mercati, ha esteso le perdite il petrolio. Il contratto future con scadenza novembre ha ceduto 77 centesimi a quota $65.47 al barile. Sul valutario, l’euro ha continuato a deprezzarsi sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1914.
In calo l’oro. Il future con scadenza dicembre e’ arretrato di $3.00 a quota $469.30 all’oncia. In calo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al massimo di sei settimane del 4.39% dal 4.33% della seduta precedente.