La seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con indici contrastati. In rialzo frazionale il Dow Jones, che si e’ attestato a 10256, in lieve calo l’S&P500 (-0.09%) a 1161 e in progresso il Nasdaq, che ha guadagnato lo 0.23% a 1933.
L’evento principale della giornata e’ stato l’incontro del Fomc sui tassi d’interesse. Come ampiamente atteso dal mercato, il braccio operativo della Fed ha alzato il tasso sui fed funds dal 2.75% al 3%, segnando l’ottavo incremento consecutivo dal giugno 2004. Dal documento ufficiale emerge, ancora una volta, come la Fed intenda proseguire la sua politica di aumento dei tassi in modo “misurato”.
Dal documento ufficiale si legge anche che il solido passo della crescita della spesa e’ rallentato. Contemporaneamente si rileva un lento incremento delle pressioni inflazionistiche, un segnale poco gradito ai mercati azionari.
La reazione a caldo degli indici e’ stata negativa. I listini sono infatti scivolati ai minimi della sessione, per poi riprendersi nel finale, sostenuti probabilmente dal nuovo calo dei prezzi energetici.
Passando agli indicatori econimici, l’unico dato in calendario, quello relativo agli ordini alle fabbriche, non ha sortito reazioni di rilievo. Nel mese di marzo l’indicatore ha registrato un incremento dello 0.1% contro il consensus degli analisti, che prevedevano un calo dell’1.2%.
Spunti positivi sono arrivati anche dal petrolio, oggi sotto pressione per l’attesa di un aumento dei dati sulle scorte, in calendario mercoledi. Il contratto future con scadenza giugno ha terminato la seduta in ribasso del 2.8%, a $49.50 al barile.
A livello settoriale, sono risultate appannate le performance delle societa’ energetiche e di quelle attive nel settore petrolifero. Bene invece il comparto aereo (XAL +2.09%), retailer (RLX +0.86%) e software (GSO +0.95%).
Relativamente all’andamento dei singoli titoli va segnalato il buon rialzo di General Motors nonostante le notizie negative sulle vendite di aprile e le preoccupazioni su possibili difetti di costruzione di oltre un milione di vetture. Tra le altre blue chip si sono distinte in positivo anche Wal-Mart e Home Depot. Hanno segnato i ribassi piu’ pronunciati Exxon Mobil, Verizon (danneggiata dai giudizi negativi di una banca dopo la nuova proposta di acquisizione per MCI), Honeywell e American International Group.
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Tra le societa’ che hanno comunicato i risultati di bilancio, Tyco International e’ arretrata di circa il 7% dopo aver rivisto al ribasso le previsioni per il futuro, e Qwest Communications ha chiuso invariata nonostante i robusti utili riportati nei primi tre mesi dell’anno.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2875. In ribasso l’oro. Il future con scadenza giugno ha ceduto $2.70 a $427.80 all’oncia. In leggero ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.20% dal 4.19% di lunedi’.