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WALL STREET: INDICI CONTRASTATI IN CHIUSURA

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Gli indici americano hanno chiuso contrastati un’altra giornata, contraddistintasi per l’elevata volatilita’. Il Dow Jones ha perso lo 0.45% a 10094 e l’S&P 500 lo 0.04% a 1100. In rialzo frazionale il Nasdaq che ha chiuso a +0.04% a 1883.

In assenza di catalizzatori positivi dal fronte economico e con la stagione degli utili che stenta a restituire fiducia sullo stato di salute delle societa’ americane, la giornata si e’ presentata piuttosto piatta. Abbatsanza contenuti anche i volumi di scambio: 1.3 miliardi di azioni scambiate al Nyse e 1.8 miliardi al Nasdaq.

L’attenzione dei trader si sta spostando sull’atteso intervento di Alan Greenspan, che nelle giornate di martedi’ e mercoledi’ terra’ il consueto rapporto semestrale sull’economia davanti al Congresso. Il mercato si aspetta che il presidente della Banca Centrale Usa ribadisca la necessita’ di interventi moderati sui tassi d’interesse al fine di favorire la ripresa economica.

Le cifre contrastate dal fronte societario e macro delle ultime settimane hanno diffuso la sensazione che la ripresa dell’economia americana sia meno robusta delle aspettative e che la crescita potrebbe non essere un fenomeno strutturale.

Le incertezze sulle prospettive dei tassi, le questioni geopolitiche e la possibilita’ di nuove fiammate del prezzo del petrolio, inoltre, continuano a frenare le decisioni di investimento e minare le possibilita’ di rally.

Allo stesso tempo, cresce il numero degli analisti che ritiene che il periodo delle stia oramai giungendo alla sua fase conclusiva e che consiglia di investire alla luce dei forti ribassi delle ultime settimane. A loro giudizio, agli attuali livelli le valutazioni dei titoli offrono buone opportunita’ di entrata.

Sul fronte degli utili, ha battuto le previsioni degli analisti la blue chip 3M. Il titolo ha, tuttavia, chiuso in forte calo (-5%) a causa dell’outlook poco incoraggiante sul terzo trimestre. Positiva la trimestrale del colosso degli utensili elettrici Black & Decker. Delusione, invece, dalla banca d’affari Legg Mason e dal colosso aerospaziale Delta Airlines, che ha pubblicato perdite superiori alle attese. Fra poco, dopo la chiusura delle borse, pubblichera’ il bilancio Flextronics.

Tra le blue chip del Dow Jones, da sottolineare il balzo di Microsoft che ha guadagnato oltre i 2% grazie all’ottimismo diffuso da alcuni analisti pochi giorni prima della pubblicazione delle trimestrale. Il colosso software rendera’ noti gli utili di quarto trimestre giovedi’ dopo la chiusura delle borse. In buon progresso anche IBM, Intel e Citigroup. Hanno registrato le perdite piu’ pesanti, oltre a 3M, anche Home Depot, United tech, Honeywell, Pfizer e Alcoa.
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Sugli altri mercati, il dollaro perde terreno contro l’euro. Dopo aver messo a segno un rally nella prima fase della mattinata a New York, tornando sotto la soglia di 1.24 contro l’euro, sul biglietto verde sono tornati a prevalere i Sell. Nel tardo pomeriggio a New York Il cambio tra le due valute e’ a 1.2436. In modesto ribasso l’oro che perde $0.40 a $405.80 all’oncia.

Ha chiuso in rialzo il petrolio. Il future con scadenza agosto se e’ spinto ai massimi di sette settimane a $41.64 al barile sull’onda delle voci che l’incremento della produzione da parte dell’Opec di ulteriori 500 mila barili non bastera’ a coprire il fabbisogno internazionale. Pesano inoltre le continue violenze in Iraq.

Invariati i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.36% .