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WALL STREET INDECISA NONOSTANTE INFLAZIONE OK

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Avvio di settimana in leggero calo per gli indici Usa, che non riescono a trovare la strada dei rialzi, nonostante le notizie rassicuranti sull’inflazione. A preoccupare gli investitori sembra essere l’impatto che il rallentamento economico potra’ avero sullo crescita delle aziende americane. Il Dow Jones perde lo 0.16% a 11536, l’S&P500 lo 0.11% a 1319, il Nasdaq e’ in calo dello 0.14% a 2232.

In mattinata, i numeri sui prezzi alla produzione hanno offerto un ulteriore segnale per cui la Federal Reserve potrebbe lasciare invariati, per la seconda volta consecutiva, i tassi d’interesse (ora al 5.25%). Nel mese di agosto, i prezzi alla produzione sono avanzati dello 0.1%, in maniera inferiore alle attese, e la versione “core” del dato ha registrato un calo dello 0.4%, il maggiore dall’aprile 2003.

Notizie ancora sconfortanti, invece, dal settore immobiliare. Sempre ad agosto i nuovi cantieri edili hanno subito un calo del 6%; in calo anche le licenze di costruzione (settimo mese consecutivo), ad un livello inferiore a quello atteso dal mercato.

Sul fronte societario, il colosso software, Oracle, rilascera’ i risultati finanziari dopo la chiusura delle borse.

Nel settore dell’auto, ieri in rosso a causa dell’annuncio tra la possibile unione di Ford e General Motors, proprio quest’ultima ha dichiarato di attendersi una moderata crescita del business commerciale europeo e di aver trovato nuovi partners nello sviluppo delle tecnologie che verranno applicate ai modelli di futura generazione.

Nel comparto energetico, il greggio sta continuando a recuperare terreno dai minimi, riconquistando la soglia dei $64. I futures con scadenza ottobre avanzano di 34 centesimi a $64.14 al barile.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ stabile nei confronti del dollaro a $1.2702. L’oro scende di $2.90 a $589.9 l’oncia. In forte rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.761%.