(Teleborsa) – E’ una Wall Street senza direzione quella che si presenta oggi a metà seduta. Dopo un avvio positivo la borsa più grande del mondo inverte marcia per poi viaggiare su due binari, in una seduta che sembra svogliata e più che altro interlocutoria in attesa dell’importantissimo dato sul mercato del lavoro in agenda per domani. Gli economisti si attendono per il mese da poco concluso la creazione di 500.000 nuovi posti di lavoro, e se così fosse realmente si tratterebbe della maggiore crescita in 26 anni. Va comunque sottolineato che il dato dovrebbe includere 300.000 assunzioni temporanee per un censimento pubblico. Intanto è giunta oggi qualche anticipazione con il rapporto ADP e le richieste di sussidi alla disoccupazione. Il primo ha evidenziato a maggio un aumento degli occupati non agricoli di 55.000 unità, poco sotto i 60 mila attesi dagli analisti, mentre le richieste di sussidi sono scese di 10 mila unità, poco meno del consensus (-13.000). Per quanto riguarda gli altri numerosi dati macro in agenda oggi, gli ordini all’industria sono cresciuti meno delle attese, mentre l’ISM dei servizi è rimasto inchiodato per il terzo mese consecutivo, risultando poco sotto le stime. La produttivita’ del 1° trimestre è stata infine rivista al ribasso al 2,8%, il costo lavoro è stato invece corretto al rialzo al -1,3%. Preoccupa gli investitori la nuova battuta di arresto dell’euro nei confronti del dollaro, con il cross che scivola nel pomeriggio a 1,2171 usd. La forza del biglietto verde, come noto, penalizza soprattutto i titoli che basano gran parte degli utili sull’export. Andamento cauto per il petrolio dopo la fiammata seguita ai dati sulle scorte di greggio in Usa, scese più delle attese. Il barile sul Light Crude, dopo essersi spinto fino a un massimo intraday di 74,4 dollari al barile si è poi portato a quota 73,18 usd. A luci ed ombre la lettura dei numerosi report sulle vendite al dettaglio diffusi oggi da molte big del comparto retail. A maggio non si è avuto il picco che si sperava nelle stime più ottimistiche a causa del ponte del Memorial Day e soprattutto del clima particolarmente e inusualmente freddo che ha frenato gli acquisti di indumenti estivi. Tuttavia molte compagnie come Macy e Target sono riuscite a far meglio del consensus, facendo ben sperare che la ripresa dei consumi degli statunitensi evidenziata qualche mese fa non sia solo una bolla di sapone. Buone notizie invece per il comparto dei semiconduttori, dopo che la Gartner ne ha alzato le stime sulle vendite globali dell’intero anno grazie ad una robusta ripresa dei mercati. A circa tre ore dall’avvio il Dow Jones mostra un calo dello 0,44% appesantito dalla pessima performance di Alcoa e Du Pont. Limature anche per l’S&P500 -0,26%, mentre il Nasdaq torna in verde con un guadagno dello 0,15%, proprio grazie alla buona impostazione di molti titoli tech quali Microsoft, Dell e Applied Materials.