A meno di due ore dal termine degli scambi sulla piazza di New York, le Blue Chip dimezzano i guadagni di giornata mentre il tabellone elettronico del Nasdaq spinge la cessione oltre il 2%. La Corte suprema a Washington ancora tace.
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Le vendite nel comparto high-tech sono spiegate dagli operatori con i ‘profit warning’ emessi in mattinata da alcune primarie societa’ del settore e dalle inevitabili prese di profitto, dopo i forti rialzi delle ultime due sedute.
“La seduta e’ mista, divisa tra il rinnovato interesse per i grandi titoli industriali e la voglia di fare cassa di molti investitori – spiega Peter Cardillo, direttore delle ricerche di Westfalia Investment – In questo momento comunque pesa piu’ l’incertezza politica che la Corte suprema deve sciogliere piuttosto che l’ipotesi di un altro crollo dei tecnologici”.
L’opinione a Wall Street e’ che oggi manchino le condizioni per spingere in rally gli indicatori. In assenza di dati economici che possano risvegliare l’entusiasmo dei mercati, gli operatori forse speravano che i giudici mettessero la parola fine alla saga elettorale.
L’attesa continua e nessuno sa se squillera’ prima la campanella che segna la fine degli scambi al New York Stock Exchange o quella che precede la comparsa di un portavoce davanti alla Corte suprema di Washington.
Sui listini in generale, mostrano tendenza al rialzo il settore farmaceutico, petrolifero e trivellazione, negozi alimentari, ristorazione, fotografico, commercio, aereospaziale, servizi per le telecomunicazioni, cartario, auto.
Segno meno per semiconduttori, biotech, attrezzature per le telecomunicazioni, brokeraggio, bancario, oro, giocattoli, assicurativo.