Dopo aver toccato i minimi intraday dopo un’ora e mezzo di contrattazione (con il Dow arrivato a perdere 90 punti circa, Wall Street tenta di risollevrasi mentre continua il rafforzamento dell’euro. Tutta colpa di due dati macro deludenti: l’indice Philadelphia Fed e le richieste di sussidi.
Il Dow segna un -0.34% a 10374 (-36 punti), il Nasdaq cede lo 0.12% a 2303 (-3 punti) mentre l’S&P 500 flette dello 0.27% a 1112 (-3 punti).
A livello settoriale sono le società operanti nel settore dei beni di consumo non ciclici a registrare le migliori performance (+0.4%), giu’ energetici (-0.5%) e gli industriali (-0.33%), piatti i tecnologici e i finanziari.
Sul fronte macro, l’attivita’ manifatturiera nella regione di Philadelphia a giugno ha registrato un clamoroso crollo (a 8 punti da 21.4 contro attese a 20).
A questa delusione si aggiunge quella per l’aumento a sorpresa dei sussidi di disoccupazione.
I prezzi al consumo sono stati invece sostanzialmente in linea alle attese. Il dato di maggio (in calo dello 0.2%) e’ legato alla frenata dei prezzi dell’energia.
Il Superindice, che fornisce una previsione sull’attivita’ economica americana per i prossimi 6-12 mesi, torna si’ a crescere ma risulta sotto le previsioni.
Ancora una volta e’ Wall Street ad aver dettato la marcia ai listini d’Europa che perdono l’entusiasmo della mattinata legato all’andamento dell’asta del Tesoro spagnolo che aveva spento i timori su Madrid responsabili di aver spinto il differenziale tra il rendimento del decennale spagnolo e l’equivalente tedesco ai massimi di sempre.
La Spagna ha piazzato 3.5 miliardi di euro di titoli a 10 e 30 anni a un rendimento inferiore rispetto alle precedenti aste con una domanda pari a 2.45 volte l’offerta.
Sul fronte societario, fari puntati anche oggi su BP (torna a salire dello 0.44%) all’indomani della sospensione del dividendo e dello stanziamento di un fondo da $20 miliardi per inennizzare le vittime della marea nera. Le azioni incassano tre bocciature (tra cui quella di Bank of America a neutral) e una promozione (Collins Steward porta il giudizio a Buy da Hold). Il numero uno del gruppo sta testimoniando a Capitol Hill e si e’ detto molto dispiaciuto per il disastro petrolifero nel Golfo del Messico.
A New York intanto stanno per scattare decine di arresti per frodi legate ai mutui. All’opera e’ l’Fbi, che come anticipato la settimana scorsa dall’Ft, sta portando avanti un’indagine chiamata “Operazione sogni rubati”. Il procuratore generale nella Grande Mela Preet Bharara dovrebbero oggi tenere una conferenza per fornire un aggiornamento sul tema. Stessa cosa nel Connecticut. Il tutto all’indomani di decine di arresti affettuati in New Jersey.
Tornando al fronte europeo, grande attenzione è riservata all’Eurozona, dove si è tenuta in mattinata una riunione dei leader dell’Europa allargata, dedicata ai problemi dei deficit dei paesi del Vecchio Continente e anche alle misure da mettere in atto per contrastare la crisi in atto.
Gli stress test delle banche Ue verranno pubblicati nella seconda meta’ di luglio. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. L’obiettivo e’ di tornare ad infondere fiducia nel settore.
E proprio riguardo al tema dei conti pubblici dell’Europa, si è espressa oggi anche la Bce, in occasione della pubblicazione del bollettino mensile di giugno in cui, per il futuro dell’Europa, ”si prospetta un ritmo di crescita moderato con ”perduranti tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e di un livello insolitamente elevato di incertezza”.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio decelerano perdendo nuovamente la soglia dei $77. I futures con consegna luglio cedono $0.69 attestandosi a quota $77 al barile. Sul valutario la moneta unica scambia in rialzo a quota $1.2365 (+0.47%). L’oro segna un +$16 a quota $1.247 l’oncia. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.2070% dal 3.2820% di ieri.