Società

WALL STREET INCERTA, NUOVO TONFO DEL PETROLIO

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Seduta poco mossa a New York. Gli ultimi dati macroeconomici non hanno riservato particolari sorprese, nel caso del Philadelphia Fed sono state addirittura battute le attese, ma gli operatori preferiscono non sbilanciarsi, preoccupati dagli annunci societari sempre piu’ allarmanti e dalla difficile condizioni in cui versano le famiglie americane, tra licenziamenti e tagli alla spesa.

Le richieste di sussidio da parte dei disoccupati nell’ultima settimana sono scese di 21 mila unita’. E’ un leggero ritracciamento ma siamo sempre sul top negativo di 26 anni registrato la scorsa settimana, ad un livello leggermente migliore rispetto a quello stimato dagli economisti, mentre la media mobile a quattro settimane ha invece continuato a salire. Il Superindice ha rispettato le attese degli analisti scendendo dello 0.4%, mentre il Philly Fed ha recuperato dai minimi dello scorso mese sorprendendo le attese degli economisti.

C’e’ attesa nel comparto dell’auto sull’annuncio di un piano di salvataggio da parte della Casa Bianca che potrebbe essere presentato gia’ prima di Natale e che dovrebbe fornire fondi immediati a General Motors e Chrysler per sopravvivere alla crisi in atto. Alcune voci circolate in mattinata indicavano una riapertura delle trattative tra General Motors e Chrysler su un possibile merger, ma nel frattempo e’ arrivata la smentita abbastanza secca da parte di GM. Nella serata di ieri Chrysler ha annunciato la chiusura di 30 impianti per un periodo non inferiore ad un mese, nel tentativo di riportare la produzione ai livelli della domanda (in forte calo).

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In ambito di trimestrali, il corriere internazionale FedEx ha fatto meglio del consensus sugli utili ma ha deluso sulla voce dei ricavi; confermate le precedenti stime per l’intero anno fiscale 2009. Il titolo, volatile, guadagna l’1.27% al giro di boa. Miglio Nike, che ha battuto le stime sugli ultimi risultati fiscali.

Nel comparto tecnologico, il produttore di videogames Take-Two Interactive ha riportato un’inaspettata perdita nell’ultimo trimestre e lanciato un profit warning sul prossimo anno. MEMC Electronics Materials ha ridotto le stime sulle vendite. Taglio delle stime sui prossimi risultati anche da parte di Ingersoll-Rand.

Sugli altri mercati, estende le perdite, sotto i $40, il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in calo di $1.99 a $38.07 al barile (con minimo intraday di $37.68). Sul valutario, euro in questo momento in ribasso a 1.4230 rispetto al dollaro dopo essersi spinto sopra quota 1.47. Arretra l’oro a $851.20 l’oncia (-$17.30). Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.11%.

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