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WALL STREET INCERTA IN AVVIO, BENE GLI ENERGETICI

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La settimana a Wall Street si e’ aperta con gli indici poco mossi (controlla la performance in tempo reale), non e’ da escludere una certa volatilita’ nell’arco delle contrattazioni. C’e’ grande attesa per l’incontro della Fed sui tassi d’interesse e sugli sviluppi all’interno del mercato automobilistico. Alcuen pressioni sui finanziari dopo il crack Madoff. Si spingono al rialzo i titoli energetici sulla scia del balzo del petrolio.

Gli operatori restano cauti in attesa dell’incontro del Federal Open Market Committe della Federal Reserve sui tassi d’interesse che comincia stamattina a Washington e si chiudera’ con l’annuncio domani. Le attese sono per una riduzione del costo del denaro dello 0.50%, al momento il target sui fed funds e’ dell’1.00%. Sara’ importante verificare l’esito non tanto per l’atteso taglio dei tassi, quanto piuttosto per l’eventuale annuncio di come la Fed intendera’ eventualmente implementare il “quantitative easing”, cioe’ il progressivo inflazionamento dell’economia Usa con mezzi che non sono l’abituale politica monetaria.

Intanto l’attivita’ manifatturiera negli Usa resta debole. Il New York Empire State Index ha registrato un’ulteriore contrazione nel mese di dicembre, attestandosi comunque a livelli leggermente migliori delle attese. In ribasso, al di sotto delle attese, la produzione industriale del mese di dicembre, in flessione -0.6%.

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Alcune pressioni potrebbero interessare il comparto finanziario in relazione alla truffa da $50 miliardi architettata dall’ex presidente del Nasdaq Madoff, in cui sarebbero coinvolte diversi istituti bancari, dal Banco Santander (che ha affermato di avere un’esposizione di $3.1 miliardi) alla giappoese Nomura (con un investimento piu’ contenuto pari a $302 milioni). Anche alcune banche italiane avevano investito nell’hedge fund. Alcuni commenti negativi sono stati emessi sul colosso Morgan Stanley in vista dei prossimi risultati trimestrali.

Gli investitori continuano ad attendere anche nuovi sviluppi riguardo al salvataggio dell’industria dell’auto: e’ molto improbabile che venga rilasciata una decisione finale nel brevissimo termine ma, stando alle ultime indiscrezioni, pare che l’amministrazione Bush stia considerando un piano di aiuti superiore a quello di $14 miliardi votato la scorsa settimana.

Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio sulle speculazioni di un ulteriore taglio alla produzione da parte dell’OPEC nei prossimi giorni: i futures con consegna gennaio sono in progresso di $3.27 a $49.55 al barile. Sul valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro a quota 1.3591. Avanza l’oro a $826.40 l’oncia (+$5.90). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.5750%.

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