Società

WALL STREET IN “STANDBY” PER INCONTRO FED

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Apertura contrastata ma vicina alla parita’ per gli indici Usa. Alle buone notizie provenienti dal comparto societario, con numerose operazioni di M&A, e dal settore energetico, con il ritracciamento dei prezzi petroliferi, fa da contraltare l’atteggiamento di “stand-by” per la riunione della Fed sui tassi d’interesse, in calendario mercoledi’ prossimo. Il Dow Jones e’ in rialzo dello 0.07% a 11585, l’S&P500 cede lo 0.07% a 1324, il Nasdaq e’ in calo dello 0.04%, a quota 2341.

Dopo le buone performance degli ultimi giorni, i listini potrebbero muoversi in trading range in attesa della decisione sui tassi da parte della Fed. Anche se e’ ampiamente atteso un rialzo del costo del denaro al 5%, gli operatori preferiscono non sbilanciarsi sperando in nuovi segnali che possano indicare l’atteggiamento futuro della Banca Centrale sulla politica monetaria.

Per la giornata odierna, in assenza di dati macro, il focus sara’ principalmente rivolto al comparto societario e al settore energetico.

Sotto i riflettori potrebbe finire il colosso informatico Apple Computer, in seguito alla sentenza di una corte inglese che l’ha giudicata non colpevole in un caso di infrazione di brevetto nei confronti di Apple Corps, societa’ discografica che vanta i diritti dei Beatles. Il titolo e’ in rialzo dell’1.61%.

Tra le notizie di mergers & acquisitions, tipiche del lunedi’ mattina, si segnala l’annunciata acquisizionie di Golden West Financial, da parte della quarta banca statunitense, Wachovia. L’operazione si aggira intorno ai $25.5 miliardi.

Nel comparto tecnologico, Thermo Electron rilevera’ Fisher Scientific International attraverso un’operazione “stock-for-stock” valutata $10.6 miliardi circa.

Commenti positivi sono stati espressi sul colosso dei chip, Intel. Alcuni analisti hanno rivisto il giudizio da Hold a Buy citando i piani di ristrutturazione recentemente intrapresi dall’azienda.

Intanto, nel comparto energetico, il petrolio ha ripreso a cedere terreno, scendendo sotto la soglia dei $70. Nelle prime battute, i futures con scadenza giugno sono in calo di 84 centesimi a $69.35 al barile.

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Sugli altri mercati, in recupero i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.10%. Fa una pausa l’oro. I futures con consegna giugno sono scesi a quota $680.60 all’oncia (-$3.70). Sul valutario, euro stabile rispetto al dollaro a quota 1.2731.