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WALL STREET IN ROSSO, VENDITE MASSICCE

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Avvio di seduta contraddistinto da forti vendite per la piazza di New York. Nei primi minuti di scambi il Dow Jones perde l’1.00% a 12652, l’S&P500 l’1.09%a 1400, il Nasdaq arretra dell’1.03% a 2452. Gli ultimi dati macro e le pessime notizie giunte dal settore finanziario riportano i Sell sull’azionario Usa.

Ad occupare la scena in giornata sono le banche: sotto i riflettori i colossi Citigroup (C) e Merrill Lynch (MER). Citi ha riportato una perdita trimestrale di $9.8 miliardi (la prima della storia) su svalutazioni di $22 miliardi legate al business dei mutui subprime e altri investimenti ad alto rischio.

Citi ha anche annunciato un taglio del 40% del dividendo e l’iniezione di nuovo capitale da parte dei governi di Singapore e del Kuwait. Merrill diffondera’ i risultati trimestrali nei prossimi giorni, ma ha intanto ottenuto anch’essa nuovi capitali da parte di alcuni fondi asiatici per un totale di $6.6 miliardi.

Sul fronte economico, note positive sono emerse in riferimento alla dinamica inflazionistica con i prezzi alla produzione scesi dello 0.1% a dicembre, ma l’inatteso calo delle vendite al dettaglio (-0.4%) lascia molti dubbi sulla spesa dei consumatori. Inoltre l’attivita’ manifatturiera nell’area di New York ha subito un’ulteriore contrazione. Sono dati che gli economisti prendono come pre-avvisaglie della recessione in arrivo negli Stati Uniti.

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In riferimento al comparto hi-tech, particolare attenzione sara’ riposta sulla trimestrale del colosso dei chip Intel (INTC) che verra’ diffusa subito dopo la chiusura delle borse. Forti vendite hanno colpito in mattinata l’azienda leader nei semiconduttori grafici Nvidia (NVDA) dopo un downgrade di Deutsche Bank.

Nell’after hour di ieri sera il gruppo biotech Genentech (DNA) ha annunciato un aumento del 6% dei profitti, ma alcune preoccupazioni sulla crescita delle vendite hanno trascinato l’azione al ribasso. Nel settore telecom, il gigante finlandese della telefonia mobile Nokia (NOK) ha comunicato un taglio di 2300 posti di lavoro in Germania.

Sugli altri mercati, in flessione il petrolio. I futures con consegna febbraio segnano al momento un calo di $1.20 a $93.00 al barile. Sul valutario, l’euro e’ vicino ai massimi rispetto al dollaro sopra a quota 1.4916. L’oro avanza di $4.10 a $907.50 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7180%.

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