Chiusura negativa a Wall Street, che riduce cosi’ i guadagni messi a segno finora in settembre. A pesare sono alcuni risultati societari deludenti e la eco degli avvertimenti giunti ieri dalla banca centrale americana. Il Dow ha ceduto lo 0.2% in area 10739.31, il Nasdaq lo 0.63% a quota 2334.55, mentre l’S&P 500 ha lasciato sul campo lo 0.48% a 1134.28 punti.
In ambito settoriale, i titoli tecnologici sono stati presi particolarmente di mira dagli ordini di vendita. L’azienda di software Adobe Systems ha lanciato un allarme sul fatturato del trimestre in corso, annuncio che ha compromesso la prova di Borsa.
Ma a chiudere in ribasso, dicevamo, e’ tutto il comparto, Microsoft in primis. Sempre all’interno della sfera societaria, in vista della bancarotta tracollo delle azioni Blockbuster, societa’ di videonoleggio da tempo in crisi.
Nel frattempo sul fronte macro continuano ad arrivare segnali poco incorraggianti dal mercato del real estate: in luglio i prezzi delle case sono calati del 3,3% rispetto all’anno prima e dello 0,5% su base mensile, facendo peggio delle stime. Le richieste di prestito immobiliare hanno segnato un calo dell’1.4% nella settimana terminata il 17 settembre.
Sul Dow si fanno sentire i cali di Microsoft e Hewlett-Packard. Buy su Alcoa e Procter & Gamble. Il pessimismo sulle prospettive del settore tech ha un impatto anche su eBay, nonostante la societa’ di aste online ha rivisto al rialzo l’outlook sugli utili sulla parte alta del range stabilito in precedenza.
Il tutto all’indomani della decisione della banca centrale americana di aprire uno spiraglio alla possibilita’ di mettere a punto un secondo round di quantitative easing. Per il momento pero’ la Fed prende tempo, resta a guardare e per “un periodo prolungato” lascia il costo del denaro laddove si trova dal dicembre del 2008, ovvero nel range 0-0.25%, minimi record.
La reazione del mercato ieri e’ stata di un immediato entusiasmo, poi sgonfiatosi. D’altra parte nel comunicato finale si legge che l’economia Usa resta debole e che la preoccupazione maggiore ora e’ la deflazione.
Crolla Adobe dopo i conti di ieri sera. A deludere e’ stata in particolare la guidance. Anche Microsoft stenta, dopo che il colosso del software ha alzato il dividendo trimestrale di tre centesimi a $0.16 per il trimestre (+23%). La delusione e’ stata grande.
Nel frattempo fa fatica anche eBay, nonostante abbia annunciato che nel terzo trimestre del 2010 i risultati raggiungeranno la parte alta della forchetta stabilita il 21 luglio scorso.
Sugli altri mercati, mentre titoli di Stato e oro continuano la corsa, che ha preso il via ieri dopo il comunicato della Fed, il dollaro e’ sottoposto a forti pressioni, scivolando ai minimi di cinque mesi contro l’euro. L’indice delle commodity avanza di oltre lo 0.5%.
Nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre arrtrano dello 0.26% a $74.71 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro ha segnato un +1.4% a $1290.20 l’oncia, salendo su nuove vette al rialzo. Sul fronte valutario l’euro, ha chiuso in rialzo dello 0.98% a quota $1.3392. Il rendimento dei Treasury decennale e’ calato dal 2.548% in calo di 4.6 punti base da ieri.