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WALL STREET IN ROSSO, SI CHIUDE IL RALLY

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Apertura in calo per gli indici azionari americani. Al rally di ieri sono subentrate fin dal preborsa le prese di beneficio, dettate anche dall’incertezza circa l’atteggiamento della Federal Reserve in materia di tassi. Il Dow Jones arretra dello 0.68% a 13357, l’S&P500 dello 0.70% a 1478, il Nasdaq cede lo 0.55% a 2615.

Ancora in tanti sperano in un taglio ai fed funds nel meeting del prossimo 18 settembre, molto dipendera’ comunque dai dati che verranno rilasciati quotidianamente. Di particolare importanza sara’ oggi il Beige Book della Fed da cui potrebbero emergere alcuni segnali circa le prossime mosse della Banca Centrale. La scorsa settimana il presidente Ben Bernanke ha confermato un eventuale intervento per garantire protezione all’economia americana da un ulteriore deterioramento.

I dati sull’ADP National Employment Index hanno segnalato un deterioramento del comparto del lavoro. Ad agosto sono stati creati solo 38 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, peggiore risultato degli ultimi 4 anni. Venerdi’ verra’ rilasciato il piu’ accurato e credibile rapporto sull’occupazione per cui e’ attesa la creazione di 110 mila nuovi posti nell’ultimo mese.

Sul fronte societario, non sembrano terminare i guai per Mattel ([[MAT]]). Il colosso americano dei giocattoli ha deciso di ritirare nuovamente dal mercato (terza volta in poco piu’ di un mese) 850 mila pezzi a causa di un elevato livello di piombo utilizzato dai produttori cinesi.

Nel comparto tecnologico, in evidenza Yahoo! ([[YHOO]]) dopo aver raggiunto nell’after hour di ieri un accordo per l’acquisto della societa’ di puibblicita’ online BlueLithium per un corripsettivo di $300 milioni.

Sotto i riflettori anche il comparto delle commodities: Merrill Lynch ha rivisto al rialzo le stime sui prezzi dei metalli, Morgan Stanley quelle sulle quotazioni del greggio. Alcoa ([[AA]]) guadagna l’1.5% circa nel preborsa.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve calo il petrolio. I futures con consegna ottobre sono ora in ribasso di 9 centesimi a quota $74.99 al barile. Sul valutario, l’euro arretra nei confronti del dollaro a quota 1.3590. In lieve calo l’oro: i futures con consegna dicembre vengono scambiati a $688.90 all’oncia, in ribasso di $2.60. Salgono infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.52%.