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WALL STREET IN ROSSO, RIPARTONO LE VENDITE

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Avvio di seduta in calo per l’azionario Usa. Sui mercati tornano a prevalere le vendite dopo il maxi-rialzo di ieri originato dalla decione della Federal Reserve di abbassare il costo del denaro ai minimi storici. A deprimere ulteriormente il clima a Wall STreet e’ stato l’annuncio del colosso bancario Morgan Stanley relativo ad una perdita trimestrale nettamente superiore al previsto.

Il titolo della banca si muove in ribasso di circa il 5% nei minuti iniziali. La societa’ ha riportato una perdita fiscale nell’ultimo trimestre pari a $2.24 per azione, contro le attese degli analisti che erano per una perdita piu’ ridotta ($0.34). A cedere terreno e’ anche Goldman Sachs che proprio ieri ha riportato la prima perdita fiscale da quando quotata in borsa (1999) ed annunciato un taglio del personale in Giappone.

Non sorprendere comunque assistere a realizzi sul comparto, soprattutto in seguito al rally di ieri, innescato dalla decisione della Fed di ridurre drasticamente il target sui fed funds. “Senza dubbio, seppure la reazione degli operatori alla recente azione della Banca Centrale sia stata positiva, la decisione evidenzia la situazione disastrata in cui versano mercati finanziari ed economia” hanno affermato alcuni analisti in mattinata a New York.

Oltre ad abbassare i tassi d’interesse in una forchetta compresa tra lo 0.00% e lo 0.25% a seconda delle necessita’, la Fed ha anche annunciato che “fara’ uso di tutti gli strumenti disponibili per ripristinare la crescita economica e garantrire la stabilita’ dei prezzi”. E’ chiara dunque la certificazione di una condizione senza precedenti, in cui saranno utilizzate misure straordinarie per evitare un aggravarsi della crisi in atto.

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Sul fronte hi-tech, nuove pressioni stanno interessando Apple: il CEO Steve Jobs non sara’ presente nell’annuale conferenza MacWorld che si terra’ a San Francisco il prossimo mese, rinnovando le preoccupazioni sullo stato di salute del fondatore. Secondo alcune fonti Usa, pero’, Apple vorebbbe solo distanziarsi da MacWorld, una manifestazione gestita e organizzata da terzi estranei all’azienda californiana.

Sugli altri mercati, in lieve calo il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in ribasso di $0.42 a $43.18 al barile. Sul valutario, euro in progresso nei confronti del dollaro a quota 1.4104. Avanza l’oro a $862.00 l’oncia (+$19.30). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.076%, nuovo minimo assoluto.

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